Salone del Restauro, Ferrara festeggia il “suo” Franceschini ministro. Focus ancora sul post-sisma emiliano, tanti ospiti internazionali, dall’India al Brasile
Edizione davvero speciale, quella del 2014, per il Salone del Restauro di Ferrara. E non tanto perchè si tratta della ventunesima, chiamata- dal 26 al 29 marzo – a confermare l’assoluto prestigio dell’evento celebrato lo scorso anno con il ventennale. Quest’anno però c’è una novità, e si chiama Enrico Franceschini: il nuovo ministro per i […]
Edizione davvero speciale, quella del 2014, per il Salone del Restauro di Ferrara. E non tanto perchè si tratta della ventunesima, chiamata- dal 26 al 29 marzo – a confermare l’assoluto prestigio dell’evento celebrato lo scorso anno con il ventennale. Quest’anno però c’è una novità, e si chiama Enrico Franceschini: il nuovo ministro per i Beni Culturali, notoriamente ferrarese di nascita e di formazione e molto legato alla sua terra, tanto da garantire la sua presenza come padrino all’inaugurazione. A livello tematico, emergono ancora i progetti dedicati alla ricostruzione post-sisma: con la Regione Emilia-Romagna presente per illustrare il progetto Re-Building, che prevede “iniziative integrate a supporto dei Comuni emiliani colpiti dal sisma, un sostegno culturale alla pianificazione degli interventi”. Due convegni affrontano il tema delle Chiese coinvolte nel sisma, ben 555, che hanno subito danni e attendono lo sviluppo dei progetti di restauro e riqualificazione.
Tanti gli appuntamenti proposti dal Ministero per i Beni Culturali, che presenta una panoramica dei restauri realizzati, o in corso d’opera, su tutto i l territorio nazionale, dalla Cappella della Sindone di Torino alla Pietà di Giovanni Bellini, agli ultimi restauri sui Bronzi di Riace. Spazio anche al restauro del contemporaneo, con l’Opificio delle Pietre Dure che dedica un’intera giornata ai suo casi più recenti: da Donatello a Piero Manzoni. Altro argomento funzionale al tema del restauro sarà la conversione di un edificio storico a sede museale, affrontato attraverso il caso esemplare del MUDI – Museo degli Innocenti di Firenze, oggetto di una mostra e relativo convegno. Apertura internazionale assicurata dalla presenza dell’India, con una mostra sul tessuto urbano di Jodhpur, del Brasile, che con una rappresentanza di circa 20 delegati sarà protagonista di una grande mostra e diversi convegni, e poi di Polonia, Croazia e Serbia.
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