Scuole più sicure e anche più belle? Dalla periferia romana arriva un segnale. Lo street artist Tellas trasforma l’Istituto Dalla Chiesa in un’opera d’arte monumentale
Di scuole da risanare, riqualificare, restituire all’efficienza e alla sicurezza, si parla parecchio in questi giorni. Più del solito. Perché l’annoso problema italiano, che vede centinaia di edifici scolastici in condizioni d’abbandono, se non di degrado totale, lo ha posto sotto i riflettori il neo Premier Matteo Renzi, individuandolo più e più volte come uno […]
Di scuole da risanare, riqualificare, restituire all’efficienza e alla sicurezza, si parla parecchio in questi giorni. Più del solito. Perché l’annoso problema italiano, che vede centinaia di edifici scolastici in condizioni d’abbandono, se non di degrado totale, lo ha posto sotto i riflettori il neo Premier Matteo Renzi, individuandolo più e più volte come uno dei temi centrali: far ripartire i cantieri, investendo in educazione e cultura, diventa un fatto strategico della retorica renziana. Scuole più confortevoli e salde, dunque. E se volessimo anche sognare, immagineremmo scuole persino belle, in cui gratificare anche i sensi. Luoghi da riprogettare con l’arte, addirittura.
Un esempio arriva da Roma, in questi giorni. Siamo in periferia, all’interno del Grande Raccordo Anulare, quartiere Roma 70, zona Grottaperfetta. Qui, la scuola Dalla Chiesa, inclusa nella lista di edifici scolastici soggetti a opere di riqualificazione, dietro iniziativa del Municipio VIII, ha scelto proprio l’arte contemporanea come compagna d’avventura. Perché l’intera struttura si è tramutata nella superficie neutra su cui è intervenuto Tellas, street artist di origini sarde, tra i più interessanti della scena italiana ed europea.
Un’opera gigantesca, dal titolo Apparizione Naturale, risolta con eccellente perizia tecnica, con una scelta iconografica convincente e con un bel lavoro di connessione col territorio. La fitta selva di foglie di grano, rami, girasoli, di cui ogni parete viene ricoperta, nell’intreccio di un bianco e nero deciso, rimanda infatti all’identità dello stesso spazio: là dove adesso ci sono uffici e aule, nel I° secolo d.c. erano ospitati i Granai dell’Imperatore Nerva. Un omaggio dunque al paesaggio e alla storia di questo scorcio romano, restituendo al contempo una pelle nuova ad un’architettura fredda, ordinaria, ormai spenta.
Tellas, noto per il suo segno pittorico, che assume qui il rigore della geometria, lì la flessuosità di forme naturali, ha realizzato il lavoro grazie all’impegno dell’associazione culturale 999Contemporary, senza alcun costo per l’amministrazione municipale. Ancora una volta i privati, il non profit e gli artisti, si ritrovano protagonisti di operazioni di qualità a sostegno del bene comune. Là dove le Istituzioni – e il caso di Roma brucia, in queste ore, dopo l’allarme default – non riescono ad arrivare: per mancanza di visione, per incapacità gestionale, per un mix di disonestà e sprechi. La scuola Dalla Chiesa, dai bordi di una complicata periferia, sta adesso indicando una direzione. Bellissima.
– Helga Marsala
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