Astrazioni pittoriche e memorie fotografiche. L’universo poetico di Claudia Peill al Macro di Roma, per i Martedì Critici
Intersezioni tra pittura e fotografia, accordando superfici monocrome e ritagli di immagini rubate al reale: straniate, sospese. Claudia Peill, genovese, classe ’63, ha trovato in questa formula estetica la sua cifra personale, puntando su una sintesi cromatico-formale che imprigiona dentro microframmenti visivi lo scorrere del tempo e la complessità dello spazio. Paesaggi, architetture, oggetti, corpi, sculture, […]
Intersezioni tra pittura e fotografia, accordando superfici monocrome e ritagli di immagini rubate al reale: straniate, sospese. Claudia Peill, genovese, classe ’63, ha trovato in questa formula estetica la sua cifra personale, puntando su una sintesi cromatico-formale che imprigiona dentro microframmenti visivi lo scorrere del tempo e la complessità dello spazio. Paesaggi, architetture, oggetti, corpi, sculture, vengono sezionati ed esaltati nella loro forza plastica, staccandosi, però, dalla concretezza dei contesti: rielaborati pittoricamente, giustapposti a segmenti astratti, virati verso tinte uniformi e piani luminosi contigui, abbandonano il rumore in favore del silenzio, la funzionalità per la visione pura, la consistenza fisica per una densità immateriale. Apparizioni, più che reperti: piccole superfici poetiche, per improvvise epifanie. Da consumare con lentezza.
Claudia Peill è ospite di un nuovo appuntamento romano con i Martedì Critici, presso la sala cinema del MACRO, dove si terrà l’intero ciclo prima della pausa estiva.
Ad interloquire con lei, per analizzare percorsi biografici e linee di ricerca, ci sono come sempre i due curatori, Alberto Dambruoso e Gugliemo Gigliotti.
– Helga Marsala
22 aprile 2014, ore 19-21
Museo MACRO – via Reggio Emilia 54 / Sala Cinema, Roma
Ingresso: libero
www.imartedicritici.com
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