Biennale Arte di Venezia 2015, padiglioni nazionali: l’Australia sceglie Fiona Hall, la Russia Irina Nakhova. L’artista rappresentativo? È donna, e cinquantenne…
Mentre si avvicina sempre più il via alla Biennale di Architettura di Venezia – inaugurazione, lo ricordiamo, ai primi di giugno -, anche la mostra di Arti Visive, che si terrà fra un anno, curata da Okwui Enwezor, procede nella sua definizione. In particolare per quel che concerne le partecipazioni nazionali: mentre non perdiamo l’occasione […]
Mentre si avvicina sempre più il via alla Biennale di Architettura di Venezia – inaugurazione, lo ricordiamo, ai primi di giugno -, anche la mostra di Arti Visive, che si terrà fra un anno, curata da Okwui Enwezor, procede nella sua definizione. In particolare per quel che concerne le partecipazioni nazionali: mentre non perdiamo l’occasione per augurarci che anche l’Italia dia quanto prima segni in questa direzione, almeno designando il curatore del proprio, sono due grandi nazioni come Australia e Russia a comunicare i dettagli delle proprie partecipazioni.
Una riflessione unificante? Si punta sulla donna, e si punta sull’artista matura, non storicizzata ma non certo “giovane”. Questo il profilo delle due prescelte, entrambe circa cinquantenni: per l’Australia parliamo di Fiona Hall, emersa negli anni Settanta con la fotografia per poi passare nel decennio successivo a varie modalità espressive, dalla scultura all’installazione, dal disegno al video. Formatasi a New York, ha poi scelto di rientrare nel suo paese, dove si è sviluppata gran parte della sua carriera. La sua partecipazione sarà curata da Linda Michael, vicedirettore dell’Heide Museum of Modern Art di Melbourne, già responsabile del padiglione australiano nel 2003, con l’artista Patricia Piccinini.
A rappresentare la Russia, che da diverse edizioni della Biennale optava per mostre collettive, sarà invece Irina Nakhova, che infatti sarà la prima donna di sempre con una mostra personale. Formatasi presso l’Istituto di Arti Grafiche di Mosca negli anni Settanta, dal 1992 vive e lavora tra Russia e Stati Uniti, dove ha insegnato arte contemporanea a Detroit e Pittsburgh. Attiva tanto con la pittora quanto con l’installazione, l’artista è membro del gruppo spontaneo noto come Moscow Conceptual School; artisticamente tuttavia la sua attività guarda a New York, dove è rappresentata dalla Nailya Alexander Gallery.
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