Bruxelles Updates: com’è andata la fiera Art Brussels? La parola ai galleristi italiani presenti: ecco le classiche videointerviste di Artribune
Non sono particolarmente soddisfatti i galleristi italiani ad Art Brussels. Almeno questo è il risultato delle nostre tradizionali interviste, al netto di quelle che proprio l’intervista hanno preferito non farla. Le gallerie che si presentavano a Bruxelles per la prima volta abbastanza felici, ma per il resto pochi salti di gioia (fatto salvo Thomas Brambilla […]
Non sono particolarmente soddisfatti i galleristi italiani ad Art Brussels. Almeno questo è il risultato delle nostre tradizionali interviste, al netto di quelle che proprio l’intervista hanno preferito non farla. Le gallerie che si presentavano a Bruxelles per la prima volta abbastanza felici, ma per il resto pochi salti di gioia (fatto salvo Thomas Brambilla di Bergamo, che in Belgio fa sempre faville). I motivi di un calo rispetto allo scorso anno? Possono essere tantissimi chiaramente. Il più indiziato però – visto che è il cambiamento più grande – è lo spostamento delle date. Art Brussels è stata spostata due settimane in avanti con lo scopo di non stare troppo in sovrapposizione con la fiera di Colonia. Risultato? Sia Art Cologne che Art Brussels sono andate non benissimo, perché prima è vero che si pestavano i piedi, ma mobilitavano un maggior numero di collezionisti che venivano in nord Europa in massa per potersi vedere entrambe le fiere. Ora, con una distanza di due settimane, il collezionismo si frammenta. E poi ci sono altri elementi: fine aprile è tempo di vacanze in Francia e molti collezionisti d’oltralpe (il grosso della massa critica anche in Belgio) sono in montagna con la famiglia o all’estero. Metteteci poi i grandi ponti italiani di quest’anno e la vicinanza (se si cade sulla fine di aprile è inevitabile) con l’attesissima nuova edizione di Frieze New York ed ecco spiegata una affluenza di pubblico non all’altezza degli anni passati. Il tutto, non manchiamo di sottolinearlo, in una fiera che continua ad essere di elevata qualità, saldamente nella top five continentale. E non è poco.
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