Comunicare il Museo 2.0. Fondazione Torino Musei punta sui social network, grazie alle app degli studenti della Business School Sole 24 Ore
Presentati al Mao – Museo Arti Orientali di Torino i risultati del project work relativo alla comunicazione museale 2.0. Nell’ambito della collaborazione avviata tre mesi fa, tra Fondazione Torino Musei e Business School del Sole 24 Ore, sono stati realizzati cinque progetti, presentati dai gruppi in cui si sono divisi 32 studenti post-laurea, provenienti dal […]
Presentati al Mao – Museo Arti Orientali di Torino i risultati del project work relativo alla comunicazione museale 2.0. Nell’ambito della collaborazione avviata tre mesi fa, tra Fondazione Torino Musei e Business School del Sole 24 Ore, sono stati realizzati cinque progetti, presentati dai gruppi in cui si sono divisi 32 studenti post-laurea, provenienti dal Master in Economia e Management dell’Arte e dei Beni Culturali, giunto alla sua quinta edizione. Con il claim “Toccare per credere”, accompagnato da un pluriball da imballaggio, applicato sulla riproduzione di un’opera d’arte, ha vinto l’idea di “cartellonistica interattiva”: un teaser per introdurre il progetto vincitore APPassionarsi alla cultura, una multipiattaforma gratuita per condividere sui social network l’esperienza del museo, per informarsi e per comprare i biglietti. Secondi, a pari merito Art GAM…Collect.it APP e ToURin Game. A seguire, Raccontami una storia e Borgo Medievale Torino Reloaded.
Tutti elaborati di altissimo livello, nonostante fossero solamente esercitazioni scolastiche, che hanno piacevolmente stupito la commissione giudicante, presieduta da Patrizia Asproni, Presidente della Fondazione Torino Musei e composta da esperti, con la partecipazione di Adriana Anceschi, Senior Training Manager della Business School, Marilena Pirrelli, Caporedattore ArtEconomy24 del Sole 24 Ore e di Elisa Greco, coordinatore scientifico del project work e autrice della trasmissione Eritage, un viaggio nel patrimonio dell’umanità – RAI 1. Gli studenti, nello svolgere il tema Comunicare il Museo 2.0, hanno creato vere e proprie campagne pubblicitarie, pensando proprio a tutto. Non solo all’aspetto creativo fatto di contenuti, teaser, video virali, ma sviluppando anche la parte pratica, come l’elaborazione di un business plan, dove la presentazione di un budget e la ricerca dei relativi sponsor sono fondamentali. Ora che ne sarà di questo curatissimo patrimonio comunicativo? “Sarà a disposizione della Fondazione Torino Musei”, ha risposto Patrizia Asproni, che invece di rivolgersi ad un’agenzia di pubblicità potrà in qualsiasi momento coinvolgere i ragazzi autori dei progetti per permettergli di dare loro realizzazione concreta.
– Claudia Giraud
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