Eureca! Al via la seconda residenza dei Musei Civici di Cagliari. Reportage on the road, worskshop e social contest
Sono i fotografi inglesi George Georgiou e Vanessa Winship i protagonisti di Eureca!, residenza d’artista e progetto d’arte pubblica pensati per Cagliari: inaugurato il 26 marzo 2014, l’evento coinvolgerà fino al prossimo 5 maggio i quartieri cagliaritani di Is Mirrionis e San Michele, rioni popolari in attesa di riqualificazione con un’identità ancora tutta da definire. […]
Sono i fotografi inglesi George Georgiou e Vanessa Winship i protagonisti di Eureca!, residenza d’artista e progetto d’arte pubblica pensati per Cagliari: inaugurato il 26 marzo 2014, l’evento coinvolgerà fino al prossimo 5 maggio i quartieri cagliaritani di Is Mirrionis e San Michele, rioni popolari in attesa di riqualificazione con un’identità ancora tutta da definire.
George Georgiou (Londra 1961), fotografo freelance attratto da tutto ciò che è borderline, in vent’anni di carriera ha accumulato un enorme corpus di opere, tra cui il cruento reportage sugli ospedali psichiatrici in Serbia e Kosovo, scattato durante il regime di Milosevic; o come il progetto per la Turchia, in cui l’attenzione si concentra sulla trasformazione del paesaggio e dell’urbanizzazione. Taglio sociale anche per Vanessa Winship (Barton-upon-Humber 1960), vincitrice di prestigiosi premi – tra cui nel 2011 quello indetto dalla Fondazione Henri Cartier-Bresson – artista affezionata a un rigoroso bianco e nero, con cui indaga i concetti di identità e di memoria, attraverso ritratti frontali immersi nel paesaggio.
Voluto dai Musei Civici ed inserito nel programma per la candidatura di Cagliari Capitale Europea della Cultura 2019, l’obiettivo di Eureca! è quello di mettere a confronto da una parte le immagini della città fotografate da autori britannici, dall’altra l’esperienza dei cittadini coinvolti nei laboratori “The People Experience”. Tre workshop gratuiti di fotografia, audio e video, organizzati in collaborazione con l’Università di Cagliari, stanno infatti impegnando sessanta allievi coordinati da Arianna Cocchi e Samuele Pellecchia dell’agenzia Prospekt e Jonathan Zenti di Audiodoc.
Prosegue nel frattempo il lavoro degli artisti ospiti, intenti a immortalare scene di mercati, strade, negozi, centri sociali e abitazioni private: tutte immagini che, dopo l’esposizione, entreranno a far parte del patrimonio artistico della città. Infine, ha appena preso il via un’altra fase del progetto, stavolta tutta di taglio virtuale. Un contest su Instagram consente, per tre settimane di fila, di partecipare con le etichette #eurecagliari e #cagliari2019, postando foto di vedute e di vita quotidiana rubate ai due quartieri esplorati attraverso l’obiettivo: una galleria on line eterogenea, destinata a confluire in una grande proiezione finale.
– Roberta Vanali
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati