Forum Universale delle Culture, a Napoli si entra nel vivo. Sei mesi di eventi allargati a tutti i siti Unesco della Campania: conferenze, festival, mostre, e una connessione con l’Expo2015 sul filo dell’enogastronomia

La prima edizione si è svolta a Barcellona nel 2004, per poi spostarsi a Monterrey (Messico) nel 2007 e a Valparaiso (Cile) nel 2010. Ora il testimone del Forum Universale delle Culture passa a Napoli con estensione in diversi siti Unesco della Campania: e dopo la cerimonia ufficiale di inaugurazione tenutasi il 18 novembre 2013, […]

La prima edizione si è svolta a Barcellona nel 2004, per poi spostarsi a Monterrey (Messico) nel 2007 e a Valparaiso (Cile) nel 2010. Ora il testimone del Forum Universale delle Culture passa a Napoli con estensione in diversi siti Unesco della Campania: e dopo la cerimonia ufficiale di inaugurazione tenutasi il 18 novembre 2013, il grande evento entra nel vivo con la presentazione avvenuta oggi – 3 aprile – a Roma, all’Associazione Stampa Estera. Ideata dalla Fundaciòn Forum Universal de les Cultures di Barcellona, la manifestazione si propone di “stimolare l’attenzione sui temi del dialogo tra popoli, culture, lingue e religioni diverse nonché dello sviluppo umano, sostenibile e pacifico”. E nel solco di questi obbiettivi guida, il concept della quanta edizione segna un ulteriore sviluppo ed approfondimento attraverso la scelta di organizzare una manifestazione diffusa sul territorio sostenuta dalla Regione Campania e promossa dal Comune di Napoli e dai Comuni sedi dei siti Unesco di Caserta, Benevento, Pompei, Ercolano, Ascea, Paestum e Ravello.
Su questa basi, si appoggia un programma di oltre sei mesi di attività ricco di circa 100 le conferenze, dibattiti, reading, lectio magistralis, tavole rotonde, 5 festival dedicati alla matematica, alla filosofia, alla fiaba, alle giovani idee e alla memoria, oltre 25 laboratori e workshop per ragazzi e adulti, più di 10 mostre con installazioni, video, fotografie, sculture, dalla storia dell’arte antica a quella contemporanea, altrettanti concerti e gli spettacoli, numerosi gli itinerari alla scoperta di luoghi e tradizioni campani. Con cinque temi universali a strutturare la vastissima programmazione: diversità culturale, condizioni per la pace, sviluppo sostenibile, conoscenza e mare.
Il progetto nel dettaglio? Difficile in questa sede citare anche solo i più rilevanti fra le centinaia di eventi, presto ci torneremo su Artribune con un articolo più ampio. Il Centro Storico di Napoli, per esempio, ospita già da dicembre 2013 a San Domenico Maggiore la mostra Leonardo, Raffaello e Caravaggio: Una Mostra Impossibile. L’Opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità digitale, che dal 21 aprile sarà ulteriormente impreziosita con l’arrivo delle Macchine di Leonardo a Napoli e da un disegno originale estratto dal Codice Atlantico. Il PAN – Palazzo delle Arti di Napoli contribuirà – sempre da aprile – con la mostra Andy Warhol. Vetrine, curata da Achille Bonito Oliva, mentre la Cappella e nel Museo del Tesoro di San Gennaro – sempre pescando qualcosa dal fluviale programma – accoglieranno a partire da settembre la mostra Ori, Argenti, Gemme e Smalti della Napoli angioina.
Centrali saranno anche i temi dell’alimentazione e dell’enogastronomia, legati all’inserimento della Dieta Mediterranea come patrimonio immateriale protetto dall’Unesco: trattati dal Forum sull’Evoluzione dell’Alimentazione, in programma a Pompei e articolato in sessioni che affronteranno il tema dell’alimentazione a partire dagli antichi romani, fino alla connessione tra nutrizione e salute in vista di Expo 2015. A Benevento, per esempio, verranno proposti Itinerari territoriali e culturali dell’alimentazione nell’ambito dello sviluppo sostenibile, declinati in varie esposizioni, spettacoli teatrali, laboratori, degustazioni, concerti.

www.forumdelleculture.it

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