Il Romanticismo nel terzo millennio? Niente pittura o scultura, ma stampe 3D, videogames e collage digitali: immagini dalla mostra newyorkese di Eyebeam
Una mostra che esplora la rappresentazione del corpo, della natura, la poesia e l’espressione dell’individualità nell’arte, non attraverso i mezzi tradizionali, ma tramite l’uso dei nuovi media digitali. In altre parole: The New Romanticism. È questo il titolo della collettiva appena inaugurata a New York presso Eyebeam: delineando un paragone tra la corrente del 19mo […]
Una mostra che esplora la rappresentazione del corpo, della natura, la poesia e l’espressione dell’individualità nell’arte, non attraverso i mezzi tradizionali, ma tramite l’uso dei nuovi media digitali. In altre parole: The New Romanticism. È questo il titolo della collettiva appena inaugurata a New York presso Eyebeam: delineando un paragone tra la corrente del 19mo secolo e oggi, gli artisti esposti rispondono attraverso le loro opere ad una società tecnologica in continuo cambiamento.
I tre curatori – Claudia Hart, Nicholas O’Brian e Katie Torn – allestiscono un progetto che fa sottolinea la diversità e complessità della produzione digitale contemporanea: la grande sala ospita quindi opere dei 23 artisti partecipanti, che variano da sculture realizzate con le stampanti 3D a video games, collage digitali e software peer to peer che fanno vedere il tramonto a due persone geograficamente distanti. Non mancano simulazioni e video animazioni, opere interattive e sculture con giochi ottici.
Eyebeam celebra cosi la società informatizzata sotto tutti i punti di vista, offrendo una mostra con le ultime ricerche artistiche in campo tecnologico, e dando spazio alla generazione più giovane di menti creative. E per sottolineare ancora di più il paragone tra il Romanticismo e oggi, Eyebeam arricchisce il programma con una serie di eventi come una performance night, il lancio del catalogo e una festa di chiusura, che determinerà anche la chiusura dello spazio a Chelsea. Perché ormai è ufficiale e possiamo dirlo pubblicamente, quest’estate anch’esso lascerà Chelsea e traslocherà a Brooklyn, vicino alla Brooklyn Academy of Music (BAM).
– Sarah Corona
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