Inarrestabile Continua. La Galerie Perrotin vuole una supermostra di Chen Zhen, e a curarla nei suoi tre spazi parigini chiama i colleghi toscani: evento che si prevede memorabile, qui i dettagli
Di esperienze ai massimi livelli in ambito artistico, e a livello veramente globale, la Galleria Continua di San Gimignano ne ha ormai accumulate molte. Dallo sbarco a Pechino, quando erano ancora pochissimi gli operatori occidentali a crederci, al megaspazio francese di Le Moulin, ai progetti a sostegno dei propri artisti in giro per fiere e […]
Di esperienze ai massimi livelli in ambito artistico, e a livello veramente globale, la Galleria Continua di San Gimignano ne ha ormai accumulate molte. Dallo sbarco a Pechino, quando erano ancora pochissimi gli operatori occidentali a crederci, al megaspazio francese di Le Moulin, ai progetti a sostegno dei propri artisti in giro per fiere e biennali di tutti il mondo. Ma c’è ancora spazio per stupire: come ad esempio essere invitati da uno dei colleghi galleristi del gotha internazionale, come il francese Emmanuel Perrotin, ad “appropriarsi” dei propri tre spazi parigini.
L’occasione? Il desiderio di monsieur Perrotin di ospitare una importante mostra retrospettiva di Chen Zhen, il grande artista cinese scomparso nel 2000 che la Galleria Continua rappresenta a livello internazionale. E, stando alle prime informazioni, che Artribune è in grado di anticipare, si tratterà di un vero evento, titolo Fragments d’éternité, al via sabato 26 aprile: tanto da presentare anche una serie di dipinti a olio su tela, fra le primissime espressioni artistiche di Chen Zhen, mai esposti prima in pubblico. In parallelo, una delle più grandi installazioni di Zhen, Purification Room, sarà allestita sempre dal 26 aprile nella sede del centro d’arte Centquatre.
E il giorno del vernissage si terrà a Parigi un incontro dedicato al lavoro dell’artista, con la partecipazione di personaggi del calibro di Chen Bo, Daniel Buren, Adelina von Furstenberg, Hou Hanru, Hans Ulrich Obrist, Jerome Sans. In occasione della mostra verrà poi presento il primo tomo di un catalogo ragionato sul lavoro dell’artista (dal 1977 al 1996). Che dite, basta per mettere in agenda un viaggetto oltralpe?
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