Italiani in trasferta: tutti pazzi per Angelo Musco. L’artista sceglie l’Argentina per un progetto fotografico, ed è “battaglia” per sostenerlo: ecco le immagini
Creativi italiani trascurati dalla scena globale? Rischia di diventare un luogo comune: che magari ha validi fondamenti, che risiedono sulle carenze di quello che definiamo “sistema”, inadeguato, frenato dall’autoreferenzialismo e probabilmente arretrato. Ma un luogo comune che è spessissimo smentito dai fatti, quantomeno relativi a singoli attori dell’art system: un esempio ci arriva fin da […]
Creativi italiani trascurati dalla scena globale? Rischia di diventare un luogo comune: che magari ha validi fondamenti, che risiedono sulle carenze di quello che definiamo “sistema”, inadeguato, frenato dall’autoreferenzialismo e probabilmente arretrato. Ma un luogo comune che è spessissimo smentito dai fatti, quantomeno relativi a singoli attori dell’art system: un esempio ci arriva fin da Buenos Aires. Accade infatti che Angelo Musco, artista italianissimo anche se formatosi e ormai stabilmente residente a New York, programmi una trasferta in Argentina per sviluppare un suo progetto fotografico. E accade che, al diffondersi della notizia, si scateni una vera e propria lotta per ospitare ed offrire la location a Musco – nome sempre più conosciuto a livello internazionale – e la sua troupe.
Si fa avanti un ospedale psichiatrico, affascinante spazio in parte ancora attivo, in parte abbandonato e molto usato per fini cinematografici. Si fa avanti la storica Fondazione Fortabat, e si fa avanti il Palacio Duhau Park Hyatt, lussuosissimo hotel-museo, fra i più prestigiosi di Buenos Aires, pieno di opere d’arte: ed è qui che alla fine si tengono le sessioni di shooting. Il progetto rientra in una serie più ampia di servizi fotografici realizzati in diversi paesi del mondo – il primo a Londra lo scorso ottobre – con i quali l’artista, che lavora sull’espressività formale dei corpi umani nudi, sempre “connessi” in concatenazioni o assemblaggi, intende ricostruire una propria Babele, con soggetti provenienti da diversi paesi con diverse culture e lingue. Nella fotogallery, il backstage dello shooting tenutosi a Buenos Aires…
– Massimo Mattioli
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