Middle East Now, è a Firenze l’unico festival italiano dedicato alla creatività Mediorientale. Cinema, musica, fotografia: ecco le forme della contemporaneità nella cruciale area
È l’unico festival italiano dedicato alle storie e all’umanità del Medio Oriente contemporaneo. Ideato e organizzato dall’associazione culturale Map of Creation, con la direzione artistica di Lisa Chiari e Roberto Ruta, l’evento prosegue nel solco tracciato dalle quattro precedenti edizioni, accostando ad una generosa programmazione con pellicole provenienti quest’anno da Iran, Iraq, Kurdistan, Libano, Palestina, […]
È l’unico festival italiano dedicato alle storie e all’umanità del Medio Oriente contemporaneo. Ideato e organizzato dall’associazione culturale Map of Creation, con la direzione artistica di Lisa Chiari e Roberto Ruta, l’evento prosegue nel solco tracciato dalle quattro precedenti edizioni, accostando ad una generosa programmazione con pellicole provenienti quest’anno da Iran, Iraq, Kurdistan, Libano, Palestina, Egitto, Giordania, Israele, Emirati Arabi, Afghanistan, Siria, Bahrein, Algeria e Marocco, iniziative e progetti capaci di intercettare l’interesse non solo degli appassionati di cinema. Parliamo di Middle East Now, che torna protagonista a Firenze con un ricco cartellone fra il 9 e il 14 aprile. Cinquantadue i film che saranno presentati nello storico Cinema Odeon e presso il Cinema Stensen, tra cui 23 cortometraggi e, in totale, 45 anteprime tra italiane ed europee, ma ci sarà spazio anche per la musica, la fotografia, l’editoria, il sociale e la cucina mediorientale.
Ospite speciale della manifestazione è il palestinese Hany Abu-Assad, regista di “Paradise Now” e di “Omar”, film candidato agli Oscar 2014: a Firenze verrà omaggiato con la prima retrospettiva in assoluto. Ciascuna proiezione sarà preceduta dalle “Pillole di Oxfam dalla Siria”, video della durata di due minuti realizzati dal regista Nicola Melloni per la campagna Oxfan #aid4Syria, sulla tragedia dei rifugiati siriani in Libano e Giordania. Al meglio della cinematografia contemporanea, il festival affianca i classici del Medio Oriente restaurati a cura della Cineteca di Bologna e resi disponibili grazie ad una sinergia con il World Cinema Project, presieduto da Martin Scorsese. La fotografia è tra le grandi protagoniste di questa edizione con la mostra Occupied Pleasures, dell’artista di origini palestinesi Tanya Habjouqa, in anteprima italiana: questo progetto, insignito del World Press Photo, rivela gioie spontanee e immagini singolari, autentici “piaceri occupati”, degli abitanti di Gaza e della West Bank (presso Aria Art Gallery, dall’11 aprile al 25 maggio 2014); da segnalare anche Persia Mon Amour, reportage e mostra fotografica, prodotto per il festival, a cura del giornalista Jacopo Storni e del fotografo Edoardo Delille, dedicato alla comunità iraniana residente a Firenze, la più nutrita in Italia (presso Galleria Boralevi, dal 12 al 28 aprile 2014).
Largo quindi alla musica, con il primo concerto nazionale dei Mashrou’ Leila (venerdì 11 Aprile ore 22, all’Auditorium Flog di Firenze), la band libanese fautrice di un profondo rinnovamento della scena pop araba, i cui testi raccolgono speranze e voglia di rivoluzione dei giovani mediorientali; il programma Sound Middle East Now raccoglie inoltre una selezione di video musicali, provenienti anche dal Nord Africa. Tra le conferme del festival si inserisce il significativo legame con la città, reso possibile attraverso appuntamenti che coinvolgeranno anche istituzioni locali, tra cui CCC Strozzina (giovedì 10 aprile, ospiterà un talk sulla creatività nel Middle East contemporaneo), IED Firenze e alcuni ristoranti e locali che ospiteranno gli eventi culinari.
– Valentina Silvestrini
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