Milano conquista la luna. Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia espone un frammento di roccia lunare, proveniente dall’Apollo 17. Cene di gala e crowdfunding per trovare le risorse
Grande mobilitazione di fundraising, al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, per trovare le risorse necessarie a un evento d’eccezione. Uno di quelli che, è scontato, porteranno frotte di visitatori, sedotti da un’operazione dall’alto valore iconico. L’obiettivo? Esporre al museo il frammento di roccia lunare portato sulla Terra dagli astronauti dell’Apollo 17, l’ultima […]
Grande mobilitazione di fundraising, al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, per trovare le risorse necessarie a un evento d’eccezione. Uno di quelli che, è scontato, porteranno frotte di visitatori, sedotti da un’operazione dall’alto valore iconico. L’obiettivo? Esporre al museo il frammento di roccia lunare portato sulla Terra dagli astronauti dell’Apollo 17, l’ultima missione dell’uomo sulla luna, partita intorno all’alba del 7 dicembre del 1972. Da allora, dopo anni di ricerche e di eroiche traversate galattiche, nessuno avrebbe più raggiunto il satellite: il programma si sarebbe bruscamente chiuso, per motivi economici e politici, cancellando le tre missioni successive già fissate.
Una cena di gala, battezzata “Luna al Museo – Fundraising Dinner”, è stata organizzata in collaborazione con Morino Studio, per raccogliere donazioni: nelle casse del museo, in una sola sera, sono arrivati oltre 22mila euro. Una somma che va ad aggiungersi ai 21.800 euro raccolti fin qui grazie al crowdfunding. La campagna, dal titolo “Conquistiamoci la Luna”, punta a realizzare un’esposizione permanente di uno dei reperti storico-scientifici più preziosi al mondo, all’interno della nuova Sezione Spazio. La piccola pietra di basalto, dal valore inestimabile, venne donata nel 1973 dal presidente Richard Nixon al Governo Italiano, in segno di amicizia e di collaborazione: a raccoglierlo, nell’area chiamata ‘Taurus Littrow Valley’, fu il comandante Eugene Cernan, al termine della missione.
Tanti gli ospiti prestigiosi presenti alla serata benefica dello scorso 2 aprile. A partire dalla madrina, l’ètoile Luciana Savignano, che nel 2007 per il Festival MiTo fu la protagonista di “Luminare Minus”, una performance di musica, danza e video, coprodotta dal Museo insieme alla Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scalam e riproposta qui per l’occasione. E poi, tra gli altri, Mario Boselli, Presidente Camera Nazionale della Moda Italiana, con la moglie Pucci; Michele Perini, Presidente Fiera Milano; Frédéric Olivieri, Direttore dell’Accademia di Ballo Teatro alla Scala; Vittorio Feltri, direttore de Il Giornale; Maria Luisa Trussardi; David Bevilacqua, Vice President South Europe Cisco Systems; Claudio De Albertis, Presidente Triennale.
A tema l’allestimento e persino il dress code, consigliato alle donne: mise elegante, con un tocco d’argento, da esibire lungo il red carpet della Galleria Leonardo, accolti dalla Centrale Termoelettrica “Regina Margherita”, una delle icone del Museo, azionata appositamente. Allestita a dovere la Sala Colonne, dove si è tenuta la cena: spot di luce azzurra, schermi con proiezioni spaziali e cena placée, con tovaglie di raso grigio e centrotavola di specchio, cristalli e boule luminose. Atmosfere magiche, dal fascino stellare, per ricreare un ambiente sospeso, romanticamente futuristico. Vi raccontiamo qualcosa con una gallery fotografica, ricordandovi che per dare una mano col crowdfunding c’è ancora tempo fino al prossimo 30 aprile.
– Helga Marsala
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