Salone Updates: a spasso per l’universo Cascina Cuccagna. Goodesign Up, ovvero il lato sociale e antropologico del prodotto: ecco le immagini
Un fiume dove affluiscono tessuti, fibre, terra e molto altro. È a questo che somiglia Cascina Cuccagna durante una delle settimane più affollate di Milano: ogni sbirciata a Goodesign Up, ospitato nei suoi locali e in giardino, regala una sorpresa. Citiamo alcuni dei tanti progetti esposti, sperando di non tralasciare quel che di più frizzante […]
Un fiume dove affluiscono tessuti, fibre, terra e molto altro. È a questo che somiglia Cascina Cuccagna durante una delle settimane più affollate di Milano: ogni sbirciata a Goodesign Up, ospitato nei suoi locali e in giardino, regala una sorpresa. Citiamo alcuni dei tanti progetti esposti, sperando di non tralasciare quel che di più frizzante offre il programma (un ulteriore approfondimento è reperibile nello Speciale design di Artribune). Alla corte nord si trova Il Mondo di Eve, che pare una favola per bambini e difatti di bambini è zeppo: oltre ai laboratori proposti (come quello del legno, quello del tessuto e le letture dinamiche), ogni giorno della Design week i bimbi hanno la possibilità di disegnare su carta e su una grande lavagna.
Al primo piano perdersi fra porte e idee è un attimo. Essential e K – Lab presentano una serie di oggetti realizzati in materiali sostenibili su cui sono stampate delle frasi. Chi sono gli autori? Ragazzi disabili che per via dei loro disturbi non parlano; sono stati supportati fisicamente nella scrittura da una tecnica di comunicazione facilitata (Comunicazione Aumentativa Alfabetica del Linguaggio). Proprio lì vicino trova spazio anche de.de.p. (design democratico e partecipato) che invita i bambini a esplorare i semi di varie piante, a riconoscerli, a giocarci e a usarli come moduli decorativi. La stessa associazione espone al pianterreno delle ceramiche realizzate all’interno del progetto Passparved: un muro degradato che si trova nella periferia di Dergano/Bovisa (Milano) verrà ricoperto dalle piastrelle (qui esposte) modellate a mano da bambini, adulti, artisti, artigiani e chiunque desiderasse partecipare.
Ma uno dei pezzi forti, ancora al primo piano, è la stanza della Musa Ovina, che nasce dalla collaborazione tra Progetto MUSA e Arago Design. La tenera pecorella dalla lana decorata ha originato un mito moderno che arriva dai pascoli abruzzesi. Tutto comincia da una vecchia fotografia, ma attenzione perché inoltrandosi nella storia il confine tra realtà e finzione diventa sempre più labile. In questo caso quello che conta è il risultato: la riscoperta dei talenti dell’artigianato locale, la scoperta di giovani designer come Elisabetta Di Bucchianico e Dario Oggiano e il loro incontro che si fa radice. In giardino è da notare il Parco degli Equilibranti (gumdesing), dove scale inclinate invitano ciascuna a una metaforica e diversa salita da affrontare. Ora, spazio alla fotogallery…
– Lucia Grassiccia
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