SlowArtDay, ovvero ansia e stress fuori dal museo. Sabato 12 aprile aderiscono duecento musei di tutto il mondo, tanti italiani: alla GNAM di Roma si passeggia fra Burri, Canova, Hayez, Balla e Pistoletto
L’iniziativa, che mira a una ragionata e coinvolgente giornata a tu per tu con cinque opere appositamente selezionate, propone ai visitatori del museo un percorso di vista particolareggiato durante il quale, davanti alle singole opere, sarà possibile soffermarsi e riflettere sulle proprie osservazioni. Quale museo? Duecento, in tutto il mondo: sono quelli che aderiscono alla […]
L’iniziativa, che mira a una ragionata e coinvolgente giornata a tu per tu con cinque opere appositamente selezionate, propone ai visitatori del museo un percorso di vista particolareggiato durante il quale, davanti alle singole opere, sarà possibile soffermarsi e riflettere sulle proprie osservazioni. Quale museo? Duecento, in tutto il mondo: sono quelli che aderiscono alla giornata dello SlowArtDay, fissata per sabato 12 aprile. E fra questi non mancano gli italiani, dalla Galleria Nazionale di Palazzo Spinola di Genova agli Uffizi, a Firenze, fino a luoghi meno istituzionali, come la Chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma, giusto per fare qualche esempio.
A Roma c’è anche la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, dove – appunto domani, 12 aprile, dalle 11 alle 14 – gli operatori dello SlowArtDay accoglieranno i partecipanti per approfondire le linee guida dell’evento e successivamente per riunirsi in gruppo e dialogare sulle questioni scaturite durante il percorso fra le opere. Quali? Il Grande Rosso di Burri, Ercole e Lica di Canova, I Vespri Siciliani di Hayez, Le frecce della vita di Balla e Visitatori di Pistoletto.
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