T293 in residenza da Sadie Coles. Trasferta di un mese per la galleria italiana, che testa la piazza londinese con una collettiva

Collaborazioni virtuose, tra gallerie internazionali, distanti per background, età, localizzazione geografica. È il caso di Sadie Coles, storica realtà londinese, riferimento per alcuni tra i più grandi artisti contemporanei viventi – da  Sarah Lucas a Matthew Barney, da Gregor Schneinder a Elizabeth Peyton, da Richard Prince a Sam Durant – e della più giovane T293, con sede a Roma e Napoli, impostasi in breve […]

Collaborazioni virtuose, tra gallerie internazionali, distanti per background, età, localizzazione geografica. È il caso di Sadie Coles, storica realtà londinese, riferimento per alcuni tra i più grandi artisti contemporanei viventi – da  Sarah Lucas a Matthew Barney, da Gregor Schneinder a Elizabeth Peyton, da Richard Prince a Sam Durant – e della più giovane T293, con sede a Roma e Napoli, impostasi in breve sulla scena italiana come luogo di ricerca tra i più  sperimentali, attento alle ultimissime tendenze, soprattutto in ambito concettuale.
Succede dunque che T293 se ne va per un mese a Londra, ospite dello spazio di Sadie Coles in South Audley Street, con una mostra pensata ad hoc per la trasferta: al centro opere legate all’idea di spostamento e dislocazione, sfruttando frammenti sottoposti a processi di trasformazione e rigenerazione. “Quando appena due mesi fa Sadie Coles ci ha chiesto di fare una residenza spot nel suo spazio nel cuore di Londra”, ci raccontano Marco Altavilla  e Paola Guadagnino, fondatori e direttori di T293, “non ci abbiamo pensato mezzo secondo e abbiamo dato il massimo per organizzare in tempi brevissimi un progetto che potesse rappresentare al meglio il programma della galleria“.

Ethan Cook, Untitled (EC1), 2013, 76 x 61 cm

Ethan Cook, Untitled (EC1), 2013, 76 x 61 cm

Cosa c’è in mostra? Le opere di Sam Falls, realizzate con fronde di palma, in cui si fondono pittura, fotografia, incisione ed elementi organici, lasciando che un processo naturale – regolato dall’azione dell’acqua e dell’aria – determini l’inverarsi dell’immagine; poi Emanuel Röhss, che rielabora gli ornamenti architettonici e i caratteri propri degli edifici di Stoccolma, sua città natale; le installazioni di Tris Vonna-Michell, narrazioni fatte di voce, suono, fotografia, come nel caso di Capitol Complex, che parte da un manoscritto ambientato di Chandigarh e si sviluppa lungo il percorso di un viaggiatore, perduto tra le architetture e le suggestioni moderniste della città indiana. E infine l’astrazione di Ethan Cook, in cui prevale un raffinato approccio artigianale: il gesto del cucire e la ricerca dei tessuti nascono da un’indagine intorno alla natura stessa della tela, alle sue qualità intrinseche e alle sue potenzialità estetiche, da cui si determinano forme, armonie, geometrie.
Si tratta”, aggiungono i galleristi, “di un test di collaborazione tra gallerie nato in maniera naturale e spontanea, in controtendenza e sicuramente in linea con la nostra filosofia, che faremo di tutto per riproporre in futuro“. Nuove residenze nell’aria, quindi, per una realtà italiana nata con un’attitudine internazionale, che adesso punta a conquistare nuove piazze oltreconfine.

– Helga Marsala

 T293 in residence
Ethan Cook / Sam Falls / Emanuel Röhss / Tris Vonna-Michell
Sadie Coles HQ, 69 South Audley Street, Londra
opening: 1 maggio 2014, ore 18-20
fino al 31 maggio 2014
www.t293.it
www.sadiecoles.com

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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