Tutti i “Paesaggi Abitati” del Padiglione Italia, alla Biennale di Architettura. Parte un’open call per la video installazione di Studio Azzurro: un maxi wall dedicato al territorio italiano, costruito con i vostri filmati
Ruota tutta intorno al tema della “modernizzazione” la Biennale di Architettura diretta da Rem Koolhaas, i cui cantieri sono in pieno fermento, in vista dell’opening del prossimo 7 giugno. E sulla scia dello spunto di fondo, il Padiglione Italia, curato da Cino Zucchi, mette in campo un’indagine intorno alle evoluzioni che hanno riguardato il territorio […]
Ruota tutta intorno al tema della “modernizzazione” la Biennale di Architettura diretta da Rem Koolhaas, i cui cantieri sono in pieno fermento, in vista dell’opening del prossimo 7 giugno. E sulla scia dello spunto di fondo, il Padiglione Italia, curato da Cino Zucchi, mette in campo un’indagine intorno alle evoluzioni che hanno riguardato il territorio italiano nell’ultimo secolo, secondo dinamiche di adattamento, simbiosi, giustapposizione, stratificazione, distruzione. Una grande narrazione scandita da “Innesti” – che è il titolo del progetto di Zucchi – attraverso cui si è ridefinita via via la scansione degli spazi urbani ed extraurbani, ma anche il ritmo, il tempo, la natura delle relazioni e dei comportamenti propri del tessuto sociale.
E si configura proprio come un focus sull’aspetto più umano di questa lunga vicenda architettonica e urbanistica, l’installazione “Paesaggi Abitati: la vita si adatta agli spazi che si adattano alla vita”, uno dei tanti – e forse il più spettacolare – tra i contenuti elaborati per il Padiglione. Una questione di osmosi, necessaria e variabile: quanto gli spazi del vivere e dell’abitare ci hanno cambiati? E quando siamo stati noi a modificarli, in base alle esigenze che cambiavano, allo spirito del tempo in evoluzione, alla cultura che trovava nuove forme e nuove approdi?
Tutto questo diventerà, nel grande palinsesto sincronico di “Paesaggi Abitati”, una superficie di proiezione su cui prenderanno vita, simultaneamente, decine e decine di “cartoline animate”, capaci di esemplificare la complessità di questo processo osmotico e inarrestabile. A progettare e realizzare l’installazione sarà Studio Azzurro, mentre una open call, lanciata dal Padiglione Italia, col sostegno del Mibact, servirà per recuperare i materiali video necessari alla composizione del maxi wall.
Entro le ore 24:00 del 20 aprile 2014, video maker, artisti, architetti, registi, e chiunque abbia lavorato sul tema del paesaggio e della città attraverso il mezzo video, potrà inviare il suo filmato dedicato a una zona del territorio italiano: l’idea è quella di comporre un enorme patchwork elettronico, in grado di “fornire una rappresentazione del paesaggio e dei caratteri architettonici del nostro paese e di mostrarne la sua complessità e la sua varietà”.
Le strade e le piazze dei centri storici, le periferie industriali e residenziali che si sono sviluppate intorno, gli spazi tematici con un carattere sociale e aggregativo specifico, come gli stadi, gli stabilimenti balneari, i centri commerciali, i parchi tematici, e ancora i luoghi del degrado e quelli dello sviluppo, la gentrificazione e l’antropizzazione, la persistenza della natura e la sua sparizione: un catalogo ampissimo da censire, studiare e restituire attraverso diverse estetiche filmiche, affidandosi alla suggestione dell’immagine in movimento.
I materiali migliori, giudicati da una commissione di esperti, saranno selezionati e utilizzati per la costruzione di questa grande architettura liquida e bidimensionale: un ritratto dinamico del territorio italiano e della sua storia più recente, osservato con gli occhi di chi lo ha abitato, vissuto, respirato, tra conflitti e corrispondenze, seduzioni ed abbandoni, cesure e infiniti passaggi.
– Helga Marsala
Per info e invio materiali (via wetransfer):
[email protected]
www.innesti-grafting.it/call
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