Flavia Barca verso l’addio alla Cultura? Dopo le elezioni europee ci sarebbe il rimpasto della giunta Marino: e l’assessore lascerebbe il posto a Giovanna Marinelli
Il fronte l’ha aperto ieri l’edizione romana di un grande quotidiano: “il rimpasto della giunta Marino si farà”. Oggi un altro quotidiano ha ribadito il concetto. Quando? Subito dopo le Europee, e comunque entro metà giugno. E via con la solita ridda di indiscrezioni, con nomi ipotizzati e spostamenti di caselle abbozzati. Poi però noi di […]
Il fronte l’ha aperto ieri l’edizione romana di un grande quotidiano: “il rimpasto della giunta Marino si farà”. Oggi un altro quotidiano ha ribadito il concetto. Quando? Subito dopo le Europee, e comunque entro metà giugno. E via con la solita ridda di indiscrezioni, con nomi ipotizzati e spostamenti di caselle abbozzati. Poi però noi di Artribune ci siamo mossi, e dalle parole di importanti funzionari comunali abbiamo avuto conferme che trasformano quelle indiscrezioni quasi in certezze.
Perché la cosa pare riguardarci anche da vicino? Perché a fare le valigie, assieme Rita Cutini (Sociale), pare sarà anche Flavia Barca, il dibattutissimo assessore alla cultura distintosi per l’indecisionismo su moltissime questioni, e lei stessa – ci sentiamo di dire – mai troppo a suo agio nell’impegnativo ruolo. Insomma, non sappiamo ancora se per colpa sua o per demeriti di una amministrazione che eufemisticamente definiremo deludente, il peggiore assessore alla cultura degli ultimi anni. A prenderne il posto potrebbe essere un’altra donna, Giovanna Marinelli, storico braccio destro dell’assessore Borgna, anzi – come qualcuno sussurra – il vero assessore di quell’epoca, almeno dal punto di vista operativo. Una donna che conosce alla perfezione la macchina amministrativa, che potrebbe garantire a Marino almeno una gestione virtuosa dell’esistente.
E, si auspica, una visione ponderata di problematiche che travalicano il livello cittadino, come – per esempio, la sorte del Macro. Ma una persona di apparato, una donna dura e concreta, una figura affidabile e interna è in questa fase di fragorosa crisi culturale della città sufficiente a risollevare le sorti di una Roma anestetizzata conferendo il necessario shock? Un po’ ne dubitiamo, felici di sbagliarci…
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati