Giuseppe Penone, protagonista dell’estate fiorentina. Dopo Versailles, il Giardino di Boboli e il Forte Belvedere. Un grande progetto, tra natura, scultura, architettura

  Ancora una grande sfida per Giuseppe Penone, ancora un confronto immersivo con la bellezza di un parco naturale e di un complesso monumentale, dopo le esperienze nei giardini della Reggia di Versailles e l’installazione delle opere permanenti alla Venaria di Torino. Stavolta, il nuovo progetto di Penone, tra i più grandi, intensi e raffinati […]

Ancora una grande sfida per Giuseppe Penone, ancora un confronto immersivo con la bellezza di un parco naturale e di un complesso monumentale, dopo le esperienze nei giardini della Reggia di Versailles e l’installazione delle opere permanenti alla Venaria di Torino. Stavolta, il nuovo progetto di Penone, tra i più grandi, intensi e raffinati artisti italiani viventi, si articolerà tra gli spazi esterni del Forte Belvedere e del Giardino di Boboli, a Firenze. Prospettiva vegetale, a cura di Arabella Natalini e Sergio Risaliti, traccerà a unpercorso unificato attraverso il giardino e gli imponenti bastioni della fortezza medicea, dando vita a un armonico gioco di interazione, di corrispondenze e di riflessi tra natura, architettura, scultura.
Per la prima volta le due prestigiose sedi verranno collegate grazie a una traiettoria inedita, scandita dalle presenze scultoree di Penone, consentendo al pubblico di attraversare Firenze lungo una prospettiva e un ritmo percettivo nuovi. L’intervento, nato da una collaborazione tra il Comune di Firenze e la Soprintendenza per il Polo Museale fiorentino, vedrà in scena le imponenti presenze plastiche dell’artista piemontese, quasi che la città stessa e le due straordinarie location divenissero palcoscenico di un grande racconto umanistico, filosofico, poetico. E torna anche il consueto mix tra materiali tradizionali, quali il legno, il bronzo e il marmo, e materiali fragili, effimeri, eredità dell’importante esperienza con l’Arte Povera. Alberi, radici, impronte gestuali, forme organiche, estroflessioni vegetali, venature minerali: un universo costellato di segni ancestrali, tra classicità, metamorfosi, mito, simbolo e meditazione.
Attesa per il prossimo 5 luglio, la mostra sarà uno dei gioielli allestiti per l’estate fiorentina, visitabile fino al 5 settembre. Nel frattempo, vi anticipiamo qualcosa con un po’ di immagini dal backstage…

– Helga Marsala

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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