La residenza d’artista? È un camper. Ecco le immagini dello speciale progetto itinerante di Riccardo Arena e Jonatah Manno, promosso nel Salento dall’Ammirato Culture House a Lecce
Il concetto di residenza implica sempre una stanzialità, o comunque uno spazio fisico di riferimento, chiaro e identificabile? Se parliamo di una residenza d’artista, non è detto! Ci spieghiamo meglio: l’Ammirato Culture House di Lecce diviene teatro e contenitore di Densi Dialoghi/ Danse Dialogues, un complesso programma di ricerca e residenze artistiche a cura del […]
Il concetto di residenza implica sempre una stanzialità, o comunque uno spazio fisico di riferimento, chiaro e identificabile? Se parliamo di una residenza d’artista, non è detto! Ci spieghiamo meglio: l’Ammirato Culture House di Lecce diviene teatro e contenitore di Densi Dialoghi/ Danse Dialogues, un complesso programma di ricerca e residenze artistiche a cura del critico Lorenzo Madaro e dell’artista e sociologo Luigi Negro. E la prima tappa del progetto è la residenza di Riccardo Arena e Jonatah Manno, che esplorano determinati luoghi del Salento a bordo di un camper, sulla base di una “mappa geografica ideale”. Una residenza, quindi, che diventa itinerante.
L’opera in realtà si struttura sul doppio binario dell’itineranza e della stanzialità: i due artisti danno infatti contemporaneamente vita, negli spazi della Casa Ammirata, ad un processo creativo aperto al dialogo e ai contributi degli spettatori o di altri artisti. Un “laboratorio aperto”, centro di raccolta di documentazioni di viaggio, in cui si svolge l’eterogeneo percorso di ricerca in continua via di definizione. In particolare, il linguaggio assunto nel lavoro di Manno sviluppa tematiche che gravitano intorno alla posizione esistenziale e antropologica dell’esperienza dell’individuo in quanto soggetto storico. Uno studio “antroposofico” che, attraverso il lavoro dell’arte, propone vie di fuga e speculazioni semiologiche in cui l’opera si propone come motore di significanti. La ricerca artistica di Riccardo Arena, invece, ruota attorno alla creazione di processi di studio e alla raccolta di documentazioni eterogenee, ridefinite attraverso un atto intuitivo che mette in discussione i presupposti iniziali della ricerca stessa, arrivando a definire nuove strutture narrative basilari per lo sviluppo delle opere. Nella gallery, alcune immagini dell’inedita residenza in movimento…
– Cecilia Pavone
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