New York Updates: ecco le prime foto da Frieze. I 19 stand delle 19 gallerie più potenti del mondo scelte da noi. Ecco come si sono presentate le megas
Per la prima fotogallery da Frieze New York, che ha avuto in giovedì 8 maggio la sua giornata di grand opening a Randall’s Island, abbiamo scelto le megas. Cosa sono le megas? Sono quelle gallerie (mega galleries, accorciando “megas”) che dettano legge sul mercato, quelle gallerie che come multinazionali hanno sedi, headquarter e uffici in […]
Per la prima fotogallery da Frieze New York, che ha avuto in giovedì 8 maggio la sua giornata di grand opening a Randall’s Island, abbiamo scelto le megas. Cosa sono le megas? Sono quelle gallerie (mega galleries, accorciando “megas”) che dettano legge sul mercato, quelle gallerie che come multinazionali hanno sedi, headquarter e uffici in tutto il mondo, quelle gallerie che sono più forti dei musei e della creatività stessa degli artisti. Come le riconosci le megas? Beh, intanto tutti le conoscono, almeno nel mondo dell’arte, e poi comunque, girando e analizzando i percorsi di una fiera importante come Frieze, le riconosci per come e dove sono collocate. Quasi sempre le megas, infatti, se ne stanno nei posti di grande visibilità, dove c’è tanto spazio davanti, affacciate sugli slarghi e “piazze” che il layout fieristico consente.
A Frieze New York ne abbiamo selezionate diciannove e ve le proponiamo in questa fotogallery. Per farvi immergere nell’atmosfera della fiera partendo dagli espositori più temuti e potenti. Che quest’anno a New York non hanno mancato di divertirsi, forti del loro potere appunto. Anche con proposte particolari e curiose, al di là dei prevedibili toni establish. Tante, ad esempio, le personali secche e asciutte, tutte a parete. Come per Gagosian con Ed Ruscha o per Barbara Gladstone con Carrol Dunham per tacere di Marian Goodman che nello stand non ha nulla: vuoto! Le opere sono in aria, tutte dorate e firmate Danh Vo. E poi c’è Hauser&Wirth che si è pigliato il lusso di organizzare una vera e propria mostra curata da Gianni Jetzer sul tema del corpo umano, con Rita Ackermann, Louise Bourgeois, Isa Genzken e Paul McCarthy. Insomma, roba da megas… Anche perché ormai, per le megas, lo stand è diventato solo una ostentazione di forza e di potere. Non serve per vendere, non dura più di 15 minuti (dopo un quarto d’ora, nella giornata di inaugurazione di Frieze, Gagosian aveva già fatto il completo sold out dello stand), serve per posizionarsi, mandare messaggi, far capire chi si è.
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