Architects meet in Selinunte_OFF. Si discute di architettura, in Sicilia, tra sguardi locali e internazionali. Spazio ai nuovi studi italiani, premiata Benedetta Tagliabue
Tre giorni dedicati all’architettura e alla sua prospettiva critica. Tre giorni di incontri, convegni, discussioni a più voci, guardando al futuro della pratica architettonica, all’indomani dell’opening della Biennale di Venezia. Un modo per fare il punto, scambiare opinioni, cercare fragilità, proposte, visioni. L’AIAC – Associazione Italiana di Architettura e Critica e presS/TFactory presentano, dal 27 al 29 […]
Tre giorni dedicati all’architettura e alla sua prospettiva critica. Tre giorni di incontri, convegni, discussioni a più voci, guardando al futuro della pratica architettonica, all’indomani dell’opening della Biennale di Venezia. Un modo per fare il punto, scambiare opinioni, cercare fragilità, proposte, visioni.
L’AIAC – Associazione Italiana di Architettura e Critica e presS/TFactory presentano, dal 27 al 29 giugno 2014, il Quarto Meeting Internazionale “Architects meet in Selinunte_OFF”, nella splendida cornice di Castelvetrano-Selinunte, in provincia di Trapani. Nella sigla OFF c’è già tutto il senso di questo nuovo raduno, che punta a collocare la linea del dibattito fuori dei circuiti convenzionali e dalle logiche dell’establishment. Provando a fare ricerca nel senso più ampio e incisivo del termine.
OFF è anche nuove generazioni, con la sezione Young Talents: venticinque giovani studi di architettura – scelti tra i migliori talenti siciliani e i migliori parteciparti al Concorso Young Italian Architects e al Premio Fondazione Renzo Piano – illustreranno la propria visione dell’architettura contemporanea, attraverso talk e proiezioni video. OFF significa anche New Ideas: dodici giovani realtà italiane legate al mondo del design, dell’architettura e dell’urbanistica, ognuna chiamata a raccontare la propria idea innovativa da mettere in campo per superare il limbo complesso della crisi.
E ancora un gancio con il territorio grazie a Sicily 3.0, dieci mostre dedicate all’immagine della Sicilia di domani, allestite in cinque spazi che si affacciano sul “Sistema delle Piazze” di Castelvetrano. Ma dallo sguardo locale, che riflette sulle dinamiche e le complessità dell’Isola, si passa alla dimensione internazionale, grazie a Working Abroad, ovvero trentacinque studi italiani, che racconteranno la loro esperienza di lavoro all’estero: cercare fortuna oltreconfine e capire così come sta cambiando la propria professione, nel confronto con le spinte che giungono da altri contesti sociali e culturali.
Chiusura in bellezza, con una serata di gala che incorona la vincitrice del Premio Internazionale Selinunte di Architettura, quarta edizione: il riconoscimento va a Benedetta Tagliabue, milanese, laureatasi a Venezia, con alle spalle lunghe esperienze tra New York e la Spagna, fondatrice con Enric Miralles dello Studio EMBT, che dirige dopo la morte dell’architetto catalano.
– Helga Marsala
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