Basel Updates. Idee semplici, massimi risultati. Lo stile Obrist funziona anche su 14 Rooms, la mostra dedicata alla performance ad Art Basel
Il primo sponsor – insieme ad Art Basel e al Theater Basel – è la Fondazione Beyeler; i curatori sono Klaus Biesenbach (direttore del MoMA PS1 e capo curatore del MoMA) e Hans-Ulrich Obrist (condirettore della Serpentine Gallery di Londra). Parliamo di 14 Rooms, format tutto dedicato alla performance che, dopo alcune edizioni solo parrzialmente omologhe […]
Il primo sponsor – insieme ad Art Basel e al Theater Basel – è la Fondazione Beyeler; i curatori sono Klaus Biesenbach (direttore del MoMA PS1 e capo curatore del MoMA) e Hans-Ulrich Obrist (condirettore della Serpentine Gallery di Londra). Parliamo di 14 Rooms, format tutto dedicato alla performance che, dopo alcune edizioni solo parrzialmente omologhe andate in scena a partire dal 2011 da Manchester a Sidney, ora approda ad Art Basel. Allestimento firmato da Herzog & de Meuron per una hall candida attorniata da 14 porte a specchio che si aprono su altrettante stanze occupate ognuna da un’azione. Molte le opere storiche (da Bruce Nauman a Tino Sehgal, da Damien Hirst a Marina Abramovic), con le bonus track in forma di Epilogo (il robot danzante di Jordan Wolfson, opera del 2014) e Archivio (un lavoro irrealizzato di John Baldessari). Al netto del fatto che i biglietti sono specifici per la mostra, che l’apertura risale al 14 giugno, che ci si trova all’interno dell’area fieristica ma in una hall dedicata, è la novità principale di questa edizione di Art Basel.– Marco Enrico Giacomelli
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