Idea Finesettimana. Si apre l’estate del Ravello Festival. Teatro, musica, danza, ma anche arte contemporanea internazionale, con Wang Guangyi e Tony Cragg
Ravello in festa, con l’opening della tradizionale kermesse estiva che connota, da 62 anni, storia e profilo di questo piccolo centro della provincia salernitana. Si parte il 21 giugno con un tema semplice quanto suggestivo: quest’edizione del festival nasce come un’ode al Sud, inteso non solo nella classica accezione geografica, ma anche in una chiave […]
Ravello in festa, con l’opening della tradizionale kermesse estiva che connota, da 62 anni, storia e profilo di questo piccolo centro della provincia salernitana. Si parte il 21 giugno con un tema semplice quanto suggestivo: quest’edizione del festival nasce come un’ode al Sud, inteso non solo nella classica accezione geografica, ma anche in una chiave simbolica e concettuale. Essere a Sud come dichiarazione d’identità, come stato della mente, come condizione di alterità. Fuori da ogni convenzione culturale.
Solito, corposo cartellone, con una cinquantina di spettacoli e concerti, e un omaggio speciale a Eduardo de Filippo. Ma in questa scorpacciata di musica, danza, teatro di qualità, c’è spazio anche per l’arte contemporanea.
Due gli eventi principe, con inaugurazione nella giornata di sabato. Curata da Demetrio Paparoni negli spazi di Villa Rufolo e prodotta dalla napoletana Tramontano Arte, Viaggio in Italia è una grande personale dell’eclettico artista cinese Wang Guangyi. Noto sulla piazza internazionale per il suo ciclo “Great Criticism”, che appropriandosi ironicamente dell’iconografia della Rivoluzione Culturale cinese, ne ha declinato l’estetica in chiave commerciale, con una forte impronta critica: una condanna della propaganda politica di regime e insieme di quella pubblicitaria e massmediatica. Guangyi espone a Ravello una selezione di circa cinquanta opere, legate in qualche modo all’Italia: tutte ispirate al Bel Paese oppure create in occasione di mostre italiane. Tra queste i progetti – ancora inediti – dei lavori prodotti per le biennali di Venezia del 2009 e del 2013. Inedite anche le opere dedicate alla Sacra Sindone e agli Apostoli, testimonianze della grande fascinazione provata dall’artista per la millenaria cultura occidentale, ma anche del suo interesse per la trascendenza. Completano il percorso una serie di carte e un’opera nuova, su tema musicale, pensata per l’occasione.
Sempre a Villa Rufolo, e sempre con inaugurazione sabato 21, il Festival ospita un intervento en plein air del grande artista britannico Tony Cragg, stavolta con la cura di Flavio Arensi. Dodici sculture monumentali disegnano un percorso tra la Villa e la terrazza dell’Auditorium Oscar Niemeyer, evidenziando le possibilità di dialogo e di intima relazione tra il linguaggio plastico, l’architettura (storica o contemporanea) ed il paesaggio. Dalla torre d’ingresso fino allo spettacolare belvedere che volge a Est, passando per il chiostro moresco, le colonne bronzee, i vortici e le imponenti forme dinamiche di Cragg si stagliano con una potenza cromatica e volumetrica contro il verde brillante dei giardini e l’azzurro dell’orizzonte.
La lunga maratona del Ravello Festival, insieme ai due cammei espositivi, accompagnerà turisti e residenti per tutta l’estate, fino al 20 settembre. Per la mostra di Cragg c’è un po’ di tempo in più, con chiusura fissata al 31 ottobre.
Ravello Festival
opening 21 giugno 2014, ore 18
Villa Rufolo, Piazz Duomo – Ravello
www.ravellofestival.com
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