“La Rai? Diventi un Ministero dell’Educazione”. Vittorio Sgarbi propone un reality a base di musica, letteratura, arte, e Rai2 ci fa un pensierino. Voi che ne pensate?
Un reality-show con personaggi che, oltre ad essere uomini di cultura, siano anche dei grandi comunicatori. Questo quello che serve al futuro della Rai secondo Vittorio Sgarbi, che non smentisce il suo ecumenismo, intervenendo quasi ogni giorno sui più disparati temi dell’attualità politico-culturale. Con idee – come è ormai cifra della sua inafferrabile personalità – […]
Un reality-show con personaggi che, oltre ad essere uomini di cultura, siano anche dei grandi comunicatori. Questo quello che serve al futuro della Rai secondo Vittorio Sgarbi, che non smentisce il suo ecumenismo, intervenendo quasi ogni giorno sui più disparati temi dell’attualità politico-culturale. Con idee – come è ormai cifra della sua inafferrabile personalità – a volte strampalate, a volte ragionevoli. Fra le ultime occasioni che hanno fatto maggiore clamore la sua uscita sul Colosseo, quando si offrì di pagare lui i quattro custodi la cui assenza rischiava di far chiudere l’Anfiteatro Flavio nella Notte dei Musei.
Ora la sua attenzione si concentra sulla televisione di Stato: e l’occasione nasce dall’incontro avvenuto stamane a Roma – titolo 100 parole e 100 mestieri per la Rai – convocato per parlare del futuro della tv con giornalisti, scrittori, sceneggiatori, filosofi, critici e addetti ai lavori. Ed è qui che il critico d’arte ha lanciato la sua “proposta” di “reality per la cultura”. “La Rai – ha spiegato – deve diventare quello che oggi non è, e cioè un Ministero dell’Educazione, per far conoscere musica, letteratura, arte”. La proposta non è passata inosservata, tanto che pare ci sia già l’interesse della seconda rete: e voi come la pensate? Siamo nell’area delle idee “strampalate” o di quelle “ragionevoli”?
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