Martedì Critici, chiude la stagione primaverile al Macro. Non con un tradizionale talk, ma con una performance di Donato Piccolo. E poi un dibattito sullo stato dell’arte…
E non poteva che concludersi in maniera atipica quest’ultima edizione romana dei Martedì Critici, curata da Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti e contraddistinta da diverse novità: il passaggio negli spazi del Macro, innanzitutto, e poi l’estensione del format ai galleristi e agli storici dell’arte, chiamati ad affiancare la tradizionale figura dell’artista, ormai da tre anni […]
E non poteva che concludersi in maniera atipica quest’ultima edizione romana dei Martedì Critici, curata da Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti e contraddistinta da diverse novità: il passaggio negli spazi del Macro, innanzitutto, e poi l’estensione del format ai galleristi e agli storici dell’arte, chiamati ad affiancare la tradizionale figura dell’artista, ormai da tre anni al centro del progetto.
Un arrivederci insolito, subito prima della pausa estiva. Non un classico incontro, ma un evento, un happening sperimentale ideato da Donato Piccolo – già ospite del ciclo nel corso di questa stagione – pensato per la hall del museo di via Nizza. Una flotta di velivoli di piccole dimensioni si alzerà in volo, attraversando lo spazio fino ad autodistruggersi. Alla base di Spider Man ci sono riferimenti alla fisica e alla teoria del caos: suggestioni che l’artista, da sempre interessato alle leggi della scienza e alla loro relazione col mondo dell’estetica, sceglie come spunto teorico, da tradurre in azione e visione. “L’operazione al Macro vuole essere una metafora della vita”, spiega Piccolo, “perché al fondo di questa operazione c’è il concetto di nascita e di morte”. Elicotteri giocattolo consegnati a un destino di movimento e di disfacimento corale: “La traiettoria di volo sonda le frequenze dell’assoluto e cerca di riprodurre una reazione a catena attraverso un ritmo sinfonico. È una performance che cerca d’individuare il connubio tra natura ed artificio, rendendo estetica la dinamica irreversibile di un’esplosione. L’arte stessa è esplosione, perché è un improvviso e violento rilascio di energia emozionale. Cos’è un’opera di Caravaggio se non un violento ed improvviso rilascio di energia?”.
Al termine dell’happening, come da copione, il momento riservato al dibattito: un confronto tra curatori, artisti, galleristi, collezionisti, appassionati, per discutere sullo stato dell’arte e la scena critica attuale.
– Helga Marsala
10 giugno 2014, ore 19.30
Museo MACRO – via Nizza 138
Ingresso: libero
www.imartedicritici.com
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