Tutto il mondo in una notte, nelle strade di San Gimignano. Da MK a Pierpaolo Capovilla, a Margherita Morgantin, il 27 giugno diventa una “Nottilucente”
“Mondo, sii, e buono; esisti buonamente, fa’ che, cerca di, tendi a, dimmi tutto”: l’incipit di Al mondo di Andrea Zanzotto pare perfetto per introdurre la terza edizione di Nottilucente, la manifestazione che porta le arti contemporanee nelle strade e nelle piazze di San Gimignano. Dopo aver messo al centro, negli anni passati, il “Viaggio” […]
“Mondo, sii, e buono; esisti buonamente, fa’ che, cerca di, tendi a, dimmi tutto”: l’incipit di Al mondo di Andrea Zanzotto pare perfetto per introdurre la terza edizione di Nottilucente, la manifestazione che porta le arti contemporanee nelle strade e nelle piazze di San Gimignano. Dopo aver messo al centro, negli anni passati, il “Viaggio” e la “Piazza”, venerdì 27 giugno Nottilucente affronta il tema del “Mondo”, incarnandolo nelle multiformi proposte di Pierpaolo Capovilla, Riccardo Tesi, Antonello Salis, Marcio Rangel, Flavio Boltro, Bobo Rondelli, Enzo Bianchi, Zaches Teatro, Vanni Santoni, Azzurra D’Agostino, Alberto Prunetti e Sacha Naspini.
Fra le molte performance in cartellone, la più “rischiosa” (per l’inedito inserimento in un ruspante contesto da fiera di paese) si preannuncia Impressions d’Afrique e altri viaggi. Questo spettacolo, presentato in esclusiva per Nottilucente dalla compagnia MKdiretta da Michele Di Stefano (recentemente premiato allaBiennale Danza con il Leone D’Argento) in collaborazione con l’artista Margherita Morgantin, “prosegue e approfondisce il repertorio coreografico del gruppo MK, ossessionato dall’incontro con l’Altro, eapproda in Piazza Duomo per offrirsi come ‘padiglione da expo universale’ che assembla immagini e danze sotto l’imperturbabile sigla di un Ovunque contemporaneo basato sulle reazioni a catena di mondi differenti”. Una programmatica molteplicità che risuona nelle ultime, incoraggianti righe della poesia ricordata in apertura: “Fa’ di (ex-de-ob etc.)-sistere / e oltre tutte le preposizioni note e ignote, / abbi qualche chance, / fa’ buonamente un po’; / il congegno abbia gioco. / Su, bello, su. / Su, münchhausen”.
– Michele Pascarella
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