Venezia Updates: Biennale Architettura, prime immagini anche dal Padiglione Italia by Cino Zucchi. Fra innesti, collage, architetture temporanee a altre sulla carta
Non una linea curatoriale coerente e continua, ma un collage per parti, fatto di giustapposizioni a volte fedeli a volte in contrasto. Una mescolanza di passato, presente e futuro, in linea con l’immagine contradditoria e ambigua che spesso l’Italia dà di sé. Innesti / Grafting è il titolo del Padiglione Italia alla Biennale di Architettura […]
Non una linea curatoriale coerente e continua, ma un collage per parti, fatto di giustapposizioni a volte fedeli a volte in contrasto. Una mescolanza di passato, presente e futuro, in linea con l’immagine contradditoria e ambigua che spesso l’Italia dà di sé. Innesti / Grafting è il titolo del Padiglione Italia alla Biennale di Architettura di Venezia, curato quest’anno dal milanese Cino Zucchi. E l’ambiguità è già nel titolo: cosa definisce un innesto? Le risposte potrebbero essere molteplici. Appena entrati, dopo aver superato l’archimbuto – esempio di innesto contemporaneo – la storia si contrappone a ciò che deve ancora venire. Da un lato il laboratorio del moderno che analizza la città di Milano mostrando alcuni esempi di “modernizzazione”: la fabbrica del Duomo, la Ca’ Granda, la Triennale, l’archivio Casali. Dall’altro, la stessa Milano è vista in prospettiva.
Cosa potrebbe diventare il sito di Expo 2015 nel 2030? La risposta a 5 studi: Barozzi Veiga, ma0, Openfabric, StudioErrante Architettura e YellowOffice. Ma il vero core della mostra sta nella seconda sala. È qui che, insieme all’interessante collage video di “Paesaggi abitati”, viene fuori tutta l’ambiguità dell’idea curatoriale. Sono considerati innesti strutture temporanee – l’Expo Gate di Scandurra Studio – edifici non ancora realizzati – la nuova sede Bnl-Bnp Paribas dei 5+1AA – restauri, sopralevazioni, infrastrutture, edifici residenziali ex novo. Tutti messi sullo stesso piano in un’esposizione non sempre chiara da leggere. E non sono neanche tutti in Italia. Gli esempi spaziano dall’Albania, alla Germania, Polonia, Spagna e Russia. Quale il nesso tra tutte queste architetture? All’uscita del padiglione rimane il dubbio.
– Zaira Magliozzi
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