Dieci star della Magnum, da un libro di Mario Calabresi alla Reggia di Venaria. Immagini dalla mostra che avvicina McCurry, Koudelka, Salgado…
“Meglio una giornata a Parigi con Sebastião Salgado che lavorare”. E come dare torto a Mario Calabresi, direttore de La Stampa, che sugli incontri informali con dieci grandi fotografi del mondo (“per evadere dalle grane di tutti i giorni”) ci ha costruito prima un libro e poi una mostra alla Reggia di Venaria, visitabile fino […]
“Meglio una giornata a Parigi con Sebastião Salgado che lavorare”. E come dare torto a Mario Calabresi, direttore de La Stampa, che sugli incontri informali con dieci grandi fotografi del mondo (“per evadere dalle grane di tutti i giorni”) ci ha costruito prima un libro e poi una mostra alla Reggia di Venaria, visitabile fino all’8 febbraio. A occhi aperti. Quando la Storia si è fermata in una foto è di fatto una collettiva di oltre cento immagini che nasce dai testi, ricchi di aneddoti, contenuti nel volume omonimo di interviste edito da Contrasto, senza aver seguito il tradizionale percorso: mostra prima e poi catalogo. “Volevo raccontare la fotografia non da un punto di vista critico o estetico, quanto piuttosto l’incontro con la storia”. Quello di Josef Koudelka, che ritrae i suoi stessi concittadini intenti a fermare i carri armati russi durante la repressione della Primavera di Praga nel 1968, conclusasi nel sangue. Oppure la straordinaria vicenda degli scatti di Paul Fusco, quelli che immortalano la folla accorsa sui binari del treno (il famoso Funeral Train), diretto al cimitero di Arlington (Texas) per omaggiare il feretro di Robert Kennedy, assassinato sempre nel 1968. Quelle immagini hanno dovuto aspettare trent’anni per essere stampate, perché l’allora direttore di Look Magazine le considerava “bruciate”, nel senso che il rivale Life aveva già pubblicato le foto della morte del candidato alla Casa Bianca. Così, le immagini di Fusco videro finalmente la luce prima sul mensile George di John John Kennedy, nipote di Bob, in occasione di uno speciale sul trentennale del tragico evento solo nel 1998, e poi di nuovo nel 2008, in una esposizione alla Stazione Termini di Roma. “Per me in questa mostra si parla di giornalismo”, ha proseguito Calabresi, “perché i fotografi non possono ingannare”, per esempio su dove effettivamente siano, magari immersi nell’acqua sporca insieme al proprio soggetto fotografato, come rivela il famoso scatto di Steve McCurry dell’uomo con la macchina da cucire in testa. Le altre star di questa mostra realizzata da Consorzio La Venaria Reale con Contrasto e Magnum Photos e curata da Lorenza Bravetta e Alessandra Mauro, sono: Abbas, Gabriele Basilico, Elliot Erwitt, Don McCullin, Paolo Pellegrin, Alex Webb. Ecco una carrellata di foto dell’inaugurazione…
– Claudia Giraud
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