Fare l’artista? È come fare l’imprenditore, bisogna investire. In Inghilterra trionfa Debut Contemporary Art Incubator, che aiuta gli artisti nelle strategie di promozione
Il claim è inequivocabile: Noi crediamo negli artisti. Vincitore del premio h.Club 100 industries, come una delle iniziative inglesi più interessanti legate all’arte contemporanea, ricevendo inoltre il plauso dei vincitori e candidati della Tate, del V &A, della Fine Art Society e del Turner Prize. Il concept di questa startup – si chiama Debut Contemporary […]
Il claim è inequivocabile: Noi crediamo negli artisti. Vincitore del premio h.Club 100 industries, come una delle iniziative inglesi più interessanti legate all’arte contemporanea, ricevendo inoltre il plauso dei vincitori e candidati della Tate, del V &A, della Fine Art Society e del Turner Prize. Il concept di questa startup – si chiama Debut Contemporary Art Incubator – è tuttavia rischioso. Parte dal presupposto che è difficile per un artista oggi sfondare nel mercato dell’arte, non solo in quello selvaggio e competitivo di Londra, e che spesso gli artisti, dopo averle provate tutte – master, gallerie, spazi in affitto – spesso sono costretti, a volte nonostante il talento, a rinunciare ai propri sogni. A partire da questo assunto, Debut si offre per aiutare gli artisti a costruire una strategia autonoma di promozione del proprio lavoro, avvalendosi di un team specializzato e senza, si legge, rinunciare alla propria integrità. Agli emergenti sono inoltre offerte delle possibilità di workshop e di formazione, ma anche collaborazioni con importanti brand e fashion designer, quali Converse, Toms, Nike, solo per citarne qualcuno.
Gli artisti che hanno già lavorato con Debut sono Sam Shendi, Carne Griffiths, Tahnee Lonsdale, Rosie Emerson. I costi sono limitati: 95 pound a settimana per gli artisti inglesi, 195 per chi risiede fuori UK, con il 70% di commissione sulle opere riconosciute agli artisti, con servizi di mentoring 1to1, appuntamenti con importanti gallerie inglesi, eccetera. Ma Debut Contemporary Art Incubator – si legge ancora – “non è per tutti”. Per partecipare bisogna fare una application: “ma fallo soltanto se sei convinto delle tue capacità e della tua carriera. (…) la tua carriera non è molto diversa da quella di un imprenditore e gli imprenditori investono nel loro businnes”. Ma è proprio così?
– Santa Nastro
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