Tutti i vincitori del Combat Prize 2014. Video, pittura, scultura, grafica, fotografia: premi in denaro e tre residenze, assegnati alla fine della mostra livornese
In giuria c’erano Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Francesca Baboni, Filippo Maggia, Andrea Bruciati, Alberto Salvadori e Stefano Taddei. La cornice era del Museo di Storia Naturale di Livorno, dove ha avuto luogo la cerimonia conclusiva del Premio Combat Prize 2014, quinta edizione. Un nome che già racconta tutta l’ambizione e le suggestioni alla base del progetto: ispirato ai combat film, […]
In giuria c’erano Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Francesca Baboni, Filippo Maggia, Andrea Bruciati, Alberto Salvadori e Stefano Taddei. La cornice era del Museo di Storia Naturale di Livorno, dove ha avuto luogo la cerimonia conclusiva del Premio Combat Prize 2014, quinta edizione. Un nome che già racconta tutta l’ambizione e le suggestioni alla base del progetto: ispirato ai combat film, realizzati da cineoperatori militari americani durante i combattimenti della Seconda Guerra Mondiale, il format prova a suggerire un’idea di militanza critica consumata tra le trincee dei linguaggi creativi contemporanei. Essere in prima linea, intercettando, valutando e documentando le proposte più significative sul piano internazionale.
Cinque le categorie in concorso, con premi in denaro che vanno dai 4 ai 5mile euro, accompagnati da una mostra dei finalisti con pubblicazione, presso il “Museo Civico G. Fattori ex Granai di Villa Mimbelli“ e il “Museo di Storia Naturale del Mediterraneo” di Livorno (conclusa lo scorso 5 luglio).
Per la categoria pittura l’ha spuntata Barbara Prenka, per l’opera Dimostrazione di una stimma di somme, un raffinato lavoro d’astrazione, nutrito di vibrazioni, passaggi lievi e delicate proliferazioni in superficie;per la sezione Fotografia la giuria ha scelto Cecilia Sergi, con l’opera Senza Titolo: uno scatto fulmineo, un istante banale espresso dalla disinvoltura di un gesto, che diventa metafora di un passaggio, di una condizione di instabilità e di cambiamento.
Oyha Masaaki si aggiudica la sezione Grafica con Drawing n.28, ancora una volta una composizione astratta, che sceglie l’essenzialità del bianco e nero, la pastosità della materia e la trama fluida della texture. Per la sezione Scultura/Installazione vince Tommaso Gatti con Tessuto nervoso, in cui si coniugano rigore formale e ricercatezza dei materiali. Quindi, per il Video, due ex aequo: Simone Zaccagnini con Poemetto #1 (Raffaello Sanzio e il Dragone Cinese), apparizione onirica, lirica, che irrompe nella routine del quotidiano dischiudendo immagini fantastiche, e il duo Ellen Henriette Suhrke e Hilde Skevik con Transactions #3, opera densa di umanità in cui si disegnano percorsi simbolici di empatia e di comunicazione tra le due protagoniste.
Tre i premi speciali Under 35, sottoforma di residenze a Berlino, Belgrado e Livorno: se li aggiudicano rispettivamente Andrea Grotto, Luca De Angelis e Tiziano Rossano Mainieri. La Giuria Popolare ha infine decretato vincitore Artur Przebindowski con Megalopolis XLIX (49) e vincitore del Premio Giuria Online Fabrizio Musa, con Watari Tokyo.txt. Un piccolo spazio anche ai curatori under 35 grazie alla sezione Premiere Livorno, che ha assegnato un riconoscimento al progetto ContamInAzioni di Francesca D’Aria.
– Helga Marsala
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