Aria nuova per la Soprintendenza di Firenze. Eau de Granduca: l’essenza dei giardini medicei dentro una boccetta di profumo. In vendita nei musei cittadini
La Soprintendenza di Firenze si fa bella. Un’allure tutta nuova, accordata con i toni del paesaggio, per evocare il fascino degli antichi giardini fiorentini, passando per il… naso. Proprio così. Un profumo. Anzi, un’eau de toilette. Inconsueto “gadget” prodotto dall’istituzione fiorentina: l’occasione è la celebrazione del titolo di Patrimonio dell’Umanità Unesco assegnato alle ville e […]
La Soprintendenza di Firenze si fa bella. Un’allure tutta nuova, accordata con i toni del paesaggio, per evocare il fascino degli antichi giardini fiorentini, passando per il… naso. Proprio così. Un profumo. Anzi, un’eau de toilette. Inconsueto “gadget” prodotto dall’istituzione fiorentina: l’occasione è la celebrazione del titolo di Patrimonio dell’Umanità Unesco assegnato alle ville e ai giardini medicei della Toscana, il 23 maggio 2013. A un anno di distanza si festeggia dunque con un piccolo cadeau battezzato “Giardini del Granduca”, in vendita nei negozi del Polo museale cittadino, a partire dal 2 agosto.
La ricetta pesca dal catalogo di piante storiche apprezzate e collezionate dai Medici fin dal Cinquecento, mescolate con cura per tirare fuori l’essenza delle meraviglie botaniche custodite da parchi, orti urbani e dimore storiche: dentro ci sono le note aromatiche di limone e arancio amaro, olio essenziale di petali di rose e fiori di pesco, essenza di cannella e legni preziosi – cipresso e cedro del Libano – esaltati da una base di ambra e muschi.
La produzione è affidata a Sillabe, casa editrice livornese specializzata in pubblicazioni d’arte, ferratissima sul tema: dietro consulenza dell’esperta Simonetta Giurlani Pardini aveva già pubblicato diversi volumi sulle fragranze naturali del Giardino di Boboli, oltre ad un saggio di Valentina Fornaciai dal titolo Toilette, profumi e belletti alla corte dei Medici. Il tutto ben pesto, e incorporato con acqua di fior d’arancio (2007).
Insolita, quanto azzeccata iniziativa, forse pure un poco consolatoria. Uno spray di fresco profumo di primavera, per scacciare l’odor di stantio: cura consigliata a tutte le polverose soprintendenze d’Italia, nel mirino del governo Renzi e a un passo dalla rottamazione. Basteranno due gocce di Granduca per ritrovare un po’ d’appeal?
– Helga Marsala
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