Crisi finita in Spagna, il Reina Sofía si amplia e aggiusta il progetto di Jean Nouvel. Una nuova ala che entro il 2015 darà al museo madrileno 3mila metri quadri di spazi espositivi
“La crisi finanziaria, che ha paralizzato il museo da quando nel 2011 diminuirono i finanziamenti statali, è ormai cosa passata, e le donazioni private non sono mai state generose come in questo periodo”. Con queste parole il direttore Manuel Borja-Villel ha annunciato nei giorni scorsi un progetto di ampliamento che entro il 2015 porterà il […]
“La crisi finanziaria, che ha paralizzato il museo da quando nel 2011 diminuirono i finanziamenti statali, è ormai cosa passata, e le donazioni private non sono mai state generose come in questo periodo”. Con queste parole il direttore Manuel Borja-Villel ha annunciato nei giorni scorsi un progetto di ampliamento che entro il 2015 porterà il Museo Reina Sofía di Madrid ad aumentare i propri spazi espositivi di 3mila metri quadri. E che rimetterà mano alle problematiche connessioni fra la struttura inaugurata nel 1992 nell’edificio progettato da Francisco Sabatini e l’estensione progettata nel 2005 da Jean Nouvel: colmando – anche se i dettagli dell’intervento ancora non sono trapelati – il grande vuoto creato dall’architetto francese con la piazza tra l’edificio storico, la Biblioteca, il nuovo edificio espositivo e il bar. Una retromarcia clamorosa, se si pensa che ad essere rimaneggiato è un progetto costato la bellezza di 90 milioni di euro. “Un museo di arte contemporanea deve essere costantemente rinnovato”, ha chiarito Borja-Villel: e allora via ai lavori, che porteranno a una radicale riorganizzazione spaziale del museo, con le nuove sale che permetteranno di mostrare le ultime sezioni della collezione permanente. E a breve – ha concluso il direttore – riprenderà anche il programma di acquisizioni del museo…
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