Il MACBA cresce. Al via i lavori per la nuova agorá creativa di Barcellona. L’anima culturale della città si sviluppa intorno al museo
Musei d’arte contemporanea che fanno i conti con la rapida evoluzione della città. La notizia di questi giorni riguarda il Macba, il museo barcellonese che porta la firma dell’archistar Richard Meier. A diciotto anni dall’inaugurazione è varato finalmente il nuovo piano d’uso che ridisegnerà gli ormai 19.993 mq utili di superfice raggiunti dal museo. Un’operazione […]
Musei d’arte contemporanea che fanno i conti con la rapida evoluzione della città. La notizia di questi giorni riguarda il Macba, il museo barcellonese che porta la firma dell’archistar Richard Meier. A diciotto anni dall’inaugurazione è varato finalmente il nuovo piano d’uso che ridisegnerà gli ormai 19.993 mq utili di superfice raggiunti dal museo. Un’operazione da due milioni di euro, di cui il 75% proverrà dalle casse del comune.
Un ventennio sembra essere stato il tempo necessario a riaprire il discorso sulla complessa topografia urbana in cui s’inseriva il MACBA, volutamente calato nello storico e malfamato quartiere del Raval, ormai uno dei più multietnici, nonché culturalmente attivi, della capitale catalana. L’epicentro delle riforme sarà la piazza dels Angels. Siamo in una mitica piazza del centro storico di Barcellona, in un angolo più che mai rappresentativo delle trasformazioni che l’hanno resa una delle città più cosmopolite nel Mediterraneo.
La recente concessione di nuovi spazi pubblici permetterà al MACBA di ridisegnare lo scenario urbano attorno alla piazza, che sarà totalmente circondata da attività e servizi del nuovo museo “allargato”. Il tutto si dividerà tra gli ambienti puristi progettati da Meier, i suggestivi spazi medioevali dell’antico convento dels Angels e il rinnovato centro di studi del museo. La cappella e altre due sale espositive del vecchio convento permetteranno ampliare l’offerta di esposizioni simultanee, mentre i lavori che interesseranno il centro di studi e documentazione promettono di migliorare le funzioni di ricerca e documentazione connesse alla collezione del museo, ma anche i servizi di studio per il master universitario organizzato dallo stesso MACBA. Inoltre, l’edificio centrale del MACBA – sotto l’approvazione di Meier – si ristrutturerà nei servizi al pubblico grazie a un ristorante-caffetteria, una nuova libreria e un secondo ingresso che dinamizzerà la circolazione attorno alla piazza.
La nuova “agorà creativa” – questo il nome del progetto – riaffermerà la posizione centrale del MACBA rispetto all’evoluzione di quest’isola nel centro storico. L’edifico di Meier è infatti diventato, nel corso del tempo, il centro di una vera e propria cittadella culturale. La piazza dels Angels si è perfino fatta un nome tra i più famosi skate-park del mondo, con frotte di giovani in skate e rollerbrade che ogni giorno si radunano lì per le loro acrobazie. Numerose sono le istituzioni e le iniziative a sfondo culturale che hanno iniziato a orbitare nella stessa zona, dalla fondazione del museo in poi: basta citare la libreria specializzata in arte, le quattro facoltà universitarie, il centro di ricerca per il design (FAD), il Centro di Cultura Contemporanea di Barcellona (CCCB) e la più recente Filmoteca de Catalunya.
Alcuni progetti partiranno già da questo settembre, ma ci vorranno circa tre anni per vedere ultimati i lavori. Si comincia tra un mese con l’inaugurazione di nuove sale e con il via alla programmazione simultanea ai due lati della piazza: l’esposizione Nonument, e da novembre la personale dedicata all’artista israeliana Sigalit Landau.
– Enrichetta Cardinale Ciccotti
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