Italiani in trasferta. Le sculture di Alessandro Piangiamore varcano la soglia “sacra” del Palais de Tokyo di Parigi: ecco le immagini, fra religiosità rivisitata e odori negati…
Sculture in vetro di varie forme e dimensioni, che contengono profumo all’interno una cavità sigillata. Ma non un profumo qualsiasi: si tratta in realtà di odori, che provengono da donatori anonimi che hanno accettato di dare il proprio all’artista. Affiancate a queste altre sculture, quelle della serie La cera di Roma, ovvero pannelli rivestiti di cera […]
Sculture in vetro di varie forme e dimensioni, che contengono profumo all’interno una cavità sigillata. Ma non un profumo qualsiasi: si tratta in realtà di odori, che provengono da donatori anonimi che hanno accettato di dare il proprio all’artista. Affiancate a queste altre sculture, quelle della serie La cera di Roma, ovvero pannelli rivestiti di cera di candele raccolte in diverse chiese di Roma. Tutto questo compone il progetto Primavera Piangiamore, con il quale Alessandro Piangiamore – artista rappresentato dalla galleria Magazzino di Roma – varca la soglia “sacra” del Palais de Tokyo di Parigi: traguardo quanto mai prestigioso, in una congiuntura che vede più spesso critici e curatori italiani affermarsi oltreconfine, piuttosto che artisti.
Un progetto elaborato, quello esposto a cura di Daria de Beauvais: per “imprigionare” le essenze nel vetro, evitando che evaporassero sottoposte a temperature di lavorazione che sfiorano i mille gradi, l’artista ha infatti fatto ricorso ai segreti secolari custoditi dai maestri vetrai. Risultato? Chi passasse dal centro d’arte parigino – c’è tempo fino al 7 settembre – dovrà comunque affidarsi al colpo d’occhio e all’evocazione, visto che il dato olfattivo resta impercettibile, sigillato dal vetro: noi intanto vi anticipiamo qualche immagine…
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