Al via a Lecce gli incontri dell’evento Artlab. Fra non profit e terzo settore, quando le banche finanziano la cultura e l’impegno sociale. Ecco il racconto della prima giornata
Lo sviluppo culturale nel territorio italiano e regionale, proiettato sul caso della promozione dei “luoghi della cultura” della città di Lecce, candidata con il nome di Eutopia come Capitale Europea della Cultura per il 2019. Questi i temi al centro degli interventi della prima giornata dell’evento Artlab, la cui edizione 2014 – sempre promossa dalla […]
Lo sviluppo culturale nel territorio italiano e regionale, proiettato sul caso della promozione dei “luoghi della cultura” della città di Lecce, candidata con il nome di Eutopia come Capitale Europea della Cultura per il 2019. Questi i temi al centro degli interventi della prima giornata dell’evento Artlab, la cui edizione 2014 – sempre promossa dalla Fondazione Fitzcarraldo – ha preso il via oggi nel capoluogo salentino. Nello specifico, la prima parte del programma di mercoledì 24 settembre è stata dedicata allo sviluppo del terzo settore, di cui è stato presentato un ricco manifesto sottoscritto da numerose fondazioni che lo compongono, riunitesi per sfruttare al meglio le potenzialità di questo settore in continua crescita e fornire standard efficaci nel piano economico e qualitativo necessari per la sua evoluzione. La presentazione di questo manifesto, promossa da Banca Prossima, segue un vero itinerario che prevede 9 tappe fondamentali per arricchire i contenuti programmatici con aspettative reali e raccogliere i bisogni degli operatori che interverranno negli incontri di presentazione.
Banca Prossima opera esclusivamente nel terzo settore, dedicandosi unicamente al non profit, per creare un valore sociale differente dalle più diffuse banche etiche operanti in Europa. Composta da compagnie azioniste molto presenti nel settore economico come San Paolo, Cassa di Risparmio di Rovigo e Padova e dalla Fondazione Cariplo, questa banca low profit risponde alle esigenze delle organizzazioni non profit per il loro accesso al credito e ai servizi bancari, creando rete su tutto il territorio, un’importante sezione dedicata al fundraising ma anche un fondo per lo sviluppo dell’Impresa sociale destinato a rendere possibili i progetti di difficile realizzazione e ad alto rischio di investimento. In Puglia il terzo settore ha il 5% del patrimonio nazionale delle iscrizioni di enti non profit, è diventato sempre più soggetto sociale che si trasforma in movimento che si trasforma anche a livello nazionale, che oscilla tra sussidiarietà orizzontale che vuole aprire le porte a quella alleanza tra pubblico, profit e non profit e finalmente creare sussidiarietà circolare, per scegliere la rete e conferire il giusto valore nel rapporto con le istituzioni impegnate nella crescita sociale di questa branca in crescita esponenziale.
– Isabella Battista
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