Dopo il bronzo e la ceramica, il vetro. A Bolzano l’edizione 2014 di Manufacto, workshop lanciato da Resign Academy e Subalterno 1
Il buon design non nasce solo da un’idea vincente. Ciò che lo rende unico è la possibilità di concretizzare il concept di progetto in un prodotto che assuma in sé valenza tanto estetica quanto formale. Le sapienti mani dell’artigiano, e la sua conoscenza dei materiali, danno vita alle proposte più audaci, e in Italia artigianato […]
Il buon design non nasce solo da un’idea vincente. Ciò che lo rende unico è la possibilità di concretizzare il concept di progetto in un prodotto che assuma in sé valenza tanto estetica quanto formale. Le sapienti mani dell’artigiano, e la sua conoscenza dei materiali, danno vita alle proposte più audaci, e in Italia artigianato e design sono binomio storico di eccellenza e qualità. La Resign Academy ha impostato la sua mission didattica sul “saper fare” artigianale e, in collaborazione con la galleria Subalterno1 e la piattaforma on-line Autoproduzioni Italiane, ha creato il ciclo di workshop Manufacto per indagare con studenti, designer, artisti, il potenziale produttivo, legato al design, delle tecniche di lavorazione di quei materiali che hanno reso eccelso l’artigianato italiano.
Dopo il bronzo e la ceramica, la terza tappa del progetto di focalizza sul vetro, dal 12 al 14 settembre presso Vetroricerca, Centro Sperimentale Europeo per le Tecniche di Lavorazione del Vetro, a Bolzano. Struttura d’avanguardia nel panorama formativo internazionale, in questo intenso week-end ospiterà visite guidate e lecture, con il contributo di ospiti speciali come lo studio Zaven, il designer Simone Simonelli e il collettivo AUT, che condurranno ogni studente, attraverso esercizi pratici e creativi, verso la definizione del personale concept di progetto.
Al termine dei tre giorni verrà selezionato uno dei progetti presentati dai partecipanti, di cui verrà finanziata la produzione, nonché messo in vendita sullo store on-line di autoproduzioniitaliane.com, ed esposto presso la Galleria Subalterno1, insieme ad altri progetto realizzati con la stessa metodologia. Un’occasione unica di vivere a 360 gradi il design, dall’idea alla sua diffusione.
– Flavia Chiavaroli
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