Ecco i nuovi curatori della Berlin Biennale 2016. Saranno i quattro del collettivo newyorkese DIS. Per una biennale che non riesce mai a convincere a pieno
Non è nuova, la Biennale di Berlino, a scelte eccentriche nell’individuazione del – o dei – curatore. Con risultati invero altalenanti: sicuramente azzeccata fu la mossa del 2006, quando a dirigere la rassegna fu chiamato l’inedito pool formato da Maurizio Cattelan, Massimiliano Gioni e Ali Subotnick. Quest’anno, per l’ottava edizione, si è optato per un […]
Non è nuova, la Biennale di Berlino, a scelte eccentriche nell’individuazione del – o dei – curatore. Con risultati invero altalenanti: sicuramente azzeccata fu la mossa del 2006, quando a dirigere la rassegna fu chiamato l’inedito pool formato da Maurizio Cattelan, Massimiliano Gioni e Ali Subotnick. Quest’anno, per l’ottava edizione, si è optato per un più tradizionale curatore unico, ma i risultati non sono parsi mettere tutti d’accordo.
Ora il KW Institute for Contemporary Art annuncia che per la nona edizione, nel 2016, a guidare le danze ci sarà il collettivo newyorkese DIS, formato da Lauren Boyle, Solomon Chase, Marco Roso e David Toro, lanciato nel 2010 come “post-Internet lifestyle magazine”, e da allora attivo in diverse aree artistico-culturali.
A scegliare i DIS un comitato di selezione composto da Elvira Dyangani Ose (docente al Goldsmiths di Londra), Fulya Erdemci (curatrice turca, già direttrice della Biennale di Istanbul), Susanne Gaensheimer (direttore dell’MMK Museum für Moderne Kunst di Francoforte), Edi Muka (curatore presso la Public Art Agency di Stoccolma), María Inés Rodríguez (direttrice del CAPC di Bordeaux), Ali Subotnick (curatore all’Hammer Museum di Los Angeles) e Philip Tinari (direttore a Pechino dell’Ullens Center for Contemporary Art).
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati