Ethical Fashion, quando la moda è equa e solidale. Sophie Zinga e Studio 189: a Milano i nuovi brand africani incontrano Vogue Talent
La folgorazione, qualche anno fa, durante un viaggio a Nairobi, in Kenia. Trovatosi in mezzo a un quartiere di baraccopoli, Simone Cipriani viene a contatto con alcuni artigiani: talenti invisibili, tra la povertà e la disperazione. E scatta la scintilla: invertendo la logica oziosa dell’assistenzialismo, perché non considerare le eccellenze di quei luoghi come dei […]
La folgorazione, qualche anno fa, durante un viaggio a Nairobi, in Kenia. Trovatosi in mezzo a un quartiere di baraccopoli, Simone Cipriani viene a contatto con alcuni artigiani: talenti invisibili, tra la povertà e la disperazione. E scatta la scintilla: invertendo la logica oziosa dell’assistenzialismo, perché non considerare le eccellenze di quei luoghi come dei volani? Perché non provare a generare economie, e quindi sviluppo, e dunque indipendenza, a partire dalle risorse umane locali? Detto fatto. La nuova sfida di Cipriani si chiama Ethical Fashion, che diventa un progetto dell’International Trade Centre (ITC), agenzia congiunta dell’ONU e dell’OMC. Iniziativa che si inserisce, con autorevolezza, in un nuovo trend culturale: unire spirito creativo e responsabilità sociale, fair trade e new economy, tra produzioni ecologiche, etiche, sostenibili, periferiche e solidali. La riscoperta del local, guardando ai mercati internazionali.
Ethical Fashion, grazie alla collaborazione di importanti brand – da Carmina Campus di Ilaria Ventusini Fendi a Stella Jean, da Stella McCartney a Vivienne Westwood – fa business nel settore della moda offrendo opportunità concrete alle comunità africane delle aree rurali e degradate. La strada della micro imprenditoria, per designer e artigiani, diventa la via per il riscatto: una chance importante, soprattutto per le donne.
Presente a Milano, nei giorni della Settimana della Moda, Ethical Fashion ha stretto una collaborazione con Vogue Italia per Vogue Talents, progetto dedicato ai giovani stilisti e ospitato a Palazzo Morando. Due i talenti emergenti che hanno calcato le passerelle: Sophie Zinga, marchio senegalese, e Studio One Eighty Nine, dal Ghana.
Fondata nel 2011 da Rosario Dawson e Abrima Erwiah, One Eighty Nine torna con una nuova collezione (SS2015) che inneggia alla semplicità, la vestibilità e la brillantezza dei colori: capi casual, facili, ottenuti con lavorazioni artigianali e sempre ispirati alla natura. La palette cromatica intercetta vibrazioni dei paesaggi africani, dal blu oltremare al rosa dei fenicotteri, dal giallo e il bianco delle spiagge al marrone del fango, fino al verde dei banani e delle palme. Il tutto legato da inserti di nero opaco. I tessuti? Cotoni, tele, organze e l’Indaco malese. Una collezione risolta con capi morbidi unica tinta – top kimono, camicette, shorts a vita alta, gonne trapezio – spezzati da geometrie etniche o stampe naif ispirate alla vita quotidiana dei villaggi africani. Comode bag, collanine di perle e sandali senza tacco completano gli outfit, nel segno della versatilità e di un’eleganza adolescenziale, discreta.
Tutt’altro mood per Sophie Zinga, che sceglie un taglio minimal-chic e una tavolozza pastello uniforme, affidata ai rosa, i bianchi, i lilla, con qualche tocco di arancio. Pizzi francesi e rasi impreziosiscono modelli basic – dagli abitini anni ’60 ai longdress – ravvivati da dettagli di gusto: tagli e stringhe sulla schiena, applicazioni di paillettes, lavorazioni floreali, delicate modulazioni a scacchi e soprattutto alcuni ricami, ton sur ton, che riprendono un simbolo della Chiesa Ortodossa etiope: piccole croci, reinventate e stilizzate, a guarnire orli, maniche, pants. “Sono grata”, ha dichiarato Sophie Nzinga Sy, “di aver collaborato con Ethical Fashion e di avere presentato la mia collezione SS15 a Vogue Talents, in presenza di protagonisti chiave del settore moda. Sono queste le collaborazioni e le iniziative che diventano fondamentali per rivoluzionare l’industria della moda africana, in grandissima crescita”.
– Helga Marsala
www.ethicalfashioninitiative.
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