Le storie di una radio kosovara e di un pasticcere turco. Il Sole Luna Treviso Doc Film Festival premia Kosma e Mustafa’s Sweet Dreams
Assegnati i premi del “Sole Luna Treviso Doc Film Festival”, prima edizione veneta del festival di documentari nato a Palermo nel 2006 e dedicato allo scambio tra i popoli e le culture. Due le sezioni in concorso:Il Viaggio, che ha raccolto opere costruite intorno al tema delle identità geografiche, e Food for Life, orientata alla […]
Assegnati i premi del “Sole Luna Treviso Doc Film Festival”, prima edizione veneta del festival di documentari nato a Palermo nel 2006 e dedicato allo scambio tra i popoli e le culture. Due le sezioni in concorso:Il Viaggio, che ha raccolto opere costruite intorno al tema delle identità geografiche, e Food for Life, orientata alla questione del cibo, da un punto di vista sociale, antropologico, culturale.
A vincere due storie intense, i cui ingredienti principali sono il coraggio, la speranza, l’appartenenza. Per la prima sezione la giuria –composta da Francesco Bonsembiante, Roberto Cortellazzo Wiel, Frédéric d’Agay, Daria Galateria, Erik Ravelo, Tobia Scarpa – ha scelto Kosma di Sonija Blagojevic. Un racconto che parte da una piccola radio koovara, voce di libertà ed espressione di una forte carica identitaria: unica rete di collegamento tra le comunità serbe e unico strumento per abbattere la condizione di isolamento, in un territorio piegato da una storia di povertà e di conflitti.
Per la sezione “food” l’ha spuntata invece Mustafa’s Sweet Dreams di Angelos Abazoglou, vicenda di un giovane apprendista pasticcere, maestro di baklava, tipico dolce turco: “Attraverso la rappresentazione di uno dei capolavori della cucina mondiale, i baklava”, dicono i giurati, “il documentario acquisisce uno spessore narrativo, diventando la metafora dell’iniziazione, del sogno di un adolescente che con leggerezza si scontra con le difficoltà della vita”. Il film è la descrizione di un sogno, di una passione, incarnati dalle immagini sontuose che mostrano la preparazione delle prelibatezze locali, “simboli di cultura e di tradizione”.
Menzione speciale a Va’ pensiero di Dagmawi Yimer, che racconta episodi di violenza su immigrati senegalesi in Italia.
Il premio del pubblico è andato a Daniele Gaglianone per La mia classe, interpretato da Valerio Mastandrea, nei panni di un maestro d’italiano in una classe di stranieri in attesa del permesso di soggiorno.
Tra i vari riconoscimenti collaterali anche il Premio Sole Luna, andato al documentarista Giancarlo Bocchi, spettatore e narratore di alcune tra le più grandi tragedie del Novecento, dalla Bosnia fino all’Afghanistan. Una voce preziosa sul campo, che ha fatto del rischio e della voglia di conoscenza il senso della sua cinematografia: “La verità è in cammino”, spiega, “e nessuno può fermarla”.
– Helga Marsala
www.solelunaunpontetraleculture.com
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