Philippe Daverio è il direttore artistico del Museo del Duomo di Milano. Ecco il video dove racconta i suoi progetti, tante novità in vista di Expo 2015
Anche il Museo del Duomo di Milano si organizza per andare incontro al meglio all’appuntamento con l’Expo 2015. E lo fa scegliendosi un direttore artistico di prestigio, ex Assessore alla Cultura meneghino, ma anche uomo avvezzo alla comunicazione e alle pubbliche relazioni. Parliamo di Philippe Daverio, scelto dalla Veneranda fabbrica, cui è affidata la piena […]
Anche il Museo del Duomo di Milano si organizza per andare incontro al meglio all’appuntamento con l’Expo 2015. E lo fa scegliendosi un direttore artistico di prestigio, ex Assessore alla Cultura meneghino, ma anche uomo avvezzo alla comunicazione e alle pubbliche relazioni. Parliamo di Philippe Daverio, scelto dalla Veneranda fabbrica, cui è affidata la piena gestione del museo, con ingresso nel primo cortile di Piazzetta del Duomo. Una figura capace di offrire un contributo per un nuovo assetto dei magnifici spazi restaurati dall’architetto Canali, come ha detto il presidente Angelo Caloia nel corso della presentazione.
Dopo i dodici milioni spesi per il restauro e l’apertura, avvenuta a fine del 2013, nuove idee sono in cantiere per gli spazi severi del piano terra e per il nuovo, futuro piano ammezzato. Daverio dovrà farsi carico di scelte strategiche che prevedano un’organizzazione in grado di conseguire importanti traguardi su un piano manageriale, artistico e scientifico, dando al museo gli strumenti necessari per affrontare il grande richiamo e l’attesa affluenza di Expo. Nel corso della visita del museo, che ha creativamente sostituito la conferenza stampa, il neo direttore artistico ha più volte rimarcato il fatto che debba sussistere un progetto di anticipo nei confronti di nuove forme di gestione culturale che lo Stato sta sperimentando in questi mesi.
Daverio – che racconta i suoi piani nel video che vedete qui sopra – ha sottolineato che sarà possibile apportare modifiche allestitive – tra statue, arazzi, gessi – regalando nuovi paesaggi espositivi e spingendo il pubblico a visitare più volte il Tesoro del Duomo. La prima, concreta, traccia dei suoi piani si manifesterà il 21 ottobre, quando per un mese sarà esposto un celebre dipinto di Canaletto, L’entrata nel Canal Grande dalla Basilica della Salute, 1745-50: a introdurre il dipinto sarà un documentario di Francesco Patierno, nel segno di un nuovo rapporto, un nuovo binomio tra arte e tecnologia.
– Ginevra Bria
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