Si dimette la soprintendente al Polo Museale Fiorentino Cristina Acidini. Alla base del gesto ci sarebbe il suo futuro dopo la riforma Franceschini. Ma intanto trapelano due inchieste a suo carico
La notizia è di quelle destinate a far rumore, visto che parliamo di un funzionario che sta da anni alla guida di uno dei poli museali più importanti al mondo, ovvero quello di Firenze. Un dirigente dei Beni Culturali che vanta oltre 38 anni di servizio, nei quali ha guadagnato prestigio a livello internazionale. Per […]
La notizia è di quelle destinate a far rumore, visto che parliamo di un funzionario che sta da anni alla guida di uno dei poli museali più importanti al mondo, ovvero quello di Firenze. Un dirigente dei Beni Culturali che vanta oltre 38 anni di servizio, nei quali ha guadagnato prestigio a livello internazionale. Per questo si parlerà molto di Cristina Acidini, che ha rassegnato dimissioni da soprintendente al Polo Museale Fiorentino. Un ruolo che – giusto per capirci – le assegna responsabilità su musei del calibro di Galleria degli Uffizi, Galleria dell’Accademia, Museo Nazionale del Bargello, Museo delle Cappelle Medicee, Palazzo Pitti.
“La mia decisione”, spiega Acidini in alcune dichiarazioni alla stampa, “scaturisce dalla valutazione dei probabili effetti della riforma in itinere: infatti nel futuro assetto di soprintendenze e musei non è prevista una posizione paragonabile alla mia attuale, che il Ministero mi ha assegnato nell’ottobre 2006”. Il Polo Museale Fiorentino rientra fra quelle realtà di eccellenza per le quali la cosiddetta “Riforma Franceschini” prevede che ai ruoli dirigenziali sia affiancata una figura manageriale, con conseguente ridimensionamento del ruolo dei primi.
Ma non può non far riflettere che la notizia delle dimissioni sia trapelata contemporaneamente ad un’altra, che vede il soprintendente – che l’ha confermata – indagato in due inchieste, una della Procura di Firenze e una della Corte dei Conti. Cristina Acidini nega che ci sia relazione fra le due cose, assicurando che le sue dimissioni sarebbero state comunicate al Ministero ai primi di settembre, e sarebbero solo in attesa di accettazione. La Procura, che avrebbe disposto una perquisizione effettuata dalla Guardia di Finanza il 17 settembre, ha aperto un’inchiesta a carico del funzionario – e di altre tre persone – per abuso d’ufficio: secondo il pm Bocciolini non avrebbe indetto gare d’appalto per la scelta dell’assicuratore per le opere che vengono prestate all’estero, come invece prescrive la legge. La seconda indagine, aperta dalla Corte dei Conti, riguarderebbe invece i canoni richiesti per lo svolgimento di concerti di musica classica al giardino di Boboli, ritenuti inadeguati dall’accusa.
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