Tibor Navracsics, ecco chi è il nuovo Ministro della Cultura della Commissione Europea di Junker. Ungherese, conservatore e attuale ministro degli esteri a Budapest, succede alla democratica Androulla Vassiliou
Chi è l’attuale commissario europeo per l’istruzione e la cultura nella commissione Barroso bis? Pochissimi, probabilmente, saprebbero rispondere correttamente con il nome della cipriota Androulla Vassiliou, dei Democratici Uniti. Perché Bruxelles è, per definizione, il regno della politica politicante, che poco concede alla pubblicità e alla condivisione, concentrandosi piuttosto sulla diplomazia e sulla “navigazione” fra […]
Chi è l’attuale commissario europeo per l’istruzione e la cultura nella commissione Barroso bis? Pochissimi, probabilmente, saprebbero rispondere correttamente con il nome della cipriota Androulla Vassiliou, dei Democratici Uniti. Perché Bruxelles è, per definizione, il regno della politica politicante, che poco concede alla pubblicità e alla condivisione, concentrandosi piuttosto sulla diplomazia e sulla “navigazione” fra norme, regolamenti e pianificazioni. Eppure, specie in tempi come l’attuale di crisi e di instabilità dei governi nazionali, è palese l’impatto che hanno le direttive – e i finanziamenti – europee sulle politiche dei singoli stati, fra programmi operativi e fondi strutturali che spesso è difetto sei singoli membri non sfruttare a pieno.
Sarà quindi opportuno segnarsi il nome di Tibor Navracsics, Ministro degli Esteri ungherese in carica, che dal 1 novembre prossimo assumerà la carica di commissario europeo per l’istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù nella nuova Commissione Juncker. Un cambio della guardia politico, per quel che vale la cosa: la Vassiliou è una rappresentante democratica, Navracsics è un membro di Fidesz – Unione Civica Ungherese, partito conservatore che a Bruxelles aderisce al PPE. “MI aspetto un impegno forte per rafforzare il ‘triangolo della conoscenza’ tra istruzione, imprese e ricerca”, scrive fra l’altro Jean-Claude Juncker nel documento che presenta il futuro commissario. “Contribuire alla promozione della cultura come catalizzatore per l’innovazione, massimizzando il contributo del settore ai posti di lavoro e alla crescita, soprattutto tra i giovani, utilizzando al meglio il programma Creativa Europe”.
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