Venezia Updates: è Beatrice Fiorentino la Miglior Critica Cinematografica dell’edizione 2014. Fra molte cose, è anche una firma della redazione cinema di Artribune
Le cifre non sono ancora ufficiali, ma pare che alla Mostra del Cinema di Venezia appena conclusa i professionisti dell’informazione accreditati tra giornalisti, critici cinematografici, inviati radiofonici e televisivi fossero oltre 2mila. Abbiamo aspettato che le luci della ribalta iniziassero ad abbassarsi, per inviervi questo ulteriore Venezia Update, che un pochino riguarda anche Artribune in […]
Le cifre non sono ancora ufficiali, ma pare che alla Mostra del Cinema di Venezia appena conclusa i professionisti dell’informazione accreditati tra giornalisti, critici cinematografici, inviati radiofonici e televisivi fossero oltre 2mila. Abbiamo aspettato che le luci della ribalta iniziassero ad abbassarsi, per inviervi questo ulteriore Venezia Update, che un pochino riguarda anche Artribune in prima persona: perché fra i succitati accreditati, nell’ambito della mostra viene assegnato il Premio Akai Miglior Critica Cinematografica Venezia 2014. E quest’anno a vincere è stata – per i suoi articoli su “Il Piccolo di Trieste” – Beatrice Fiorentino, professionista che possiamo annoverare anche tra le firme di Artribune, nell’agguerrita redazione cinema. Sono state le sue, a detta della giuria – presieduta dalla giornalista e critica cinematografica Dina D’Isa e formata da Antonio Urrata (Direttore della Fondazione Ente dello Spettacolo), Franco Montini (Presidente Sncci – Sindacato nazionale critici cinematografici italiani), Giuseppe Bambagini (in rappresentanza Akai) e Cristiana Paternò (Cinecittà News) -, “le migliori critiche sulle pellicole presenti alla Mostra del Cinema di Venezia 2014”. “Grazie alle redazioni che in questi anni mi hanno dato fiducia, mi hanno fatto crescere, imparare, incuriosire, scoprire”, ha scritto lei sul suo profilo Facebook, nell’immediatezza della notizia: e noi siamo felici di poterci congratulare con lei, sentendoci anche un po’ parte in causa.
– Massimo Mattioli
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