Bologna presenta il nuovo Opificio Golinelli. Un centro per la conoscenza e la cultura, con formazione e sviluppo di nuove idee come punti cardine. Il via con l’Expo2015
Nella cornice bolognese della Biblioteca d’Arte e di Storia San Giorgio in Poggiale,la Fondazione Marino Golinelli ha fatto un importante passo verso il proprio futuro presentando il progetto Opificio Golinelli – Centro per la conoscenza e la cultura. Una fondazione che, sotto la guida del suo fondatore Marino Golinelli, è arrivata al suo venticinquesimo anno […]
Nella cornice bolognese della Biblioteca d’Arte e di Storia San Giorgio in Poggiale,la Fondazione Marino Golinelli ha fatto un importante passo verso il proprio futuro presentando il progetto Opificio Golinelli – Centro per la conoscenza e la cultura. Una fondazione che, sotto la guida del suo fondatore Marino Golinelli, è arrivata al suo venticinquesimo anno di età, e ha voluto fare un importante punto della situazione. “Una forte identità presente da lanciare verso il futuro”, attraverso la riprogettazione del proprio logo, lo sviluppo dei propri contenuti all’insegna della multidisciplinarietà e la creazione di nuovi spazi all’interno dei quali potersi esprimere liberamente. Il futuro, la ricerca, e lo spazio sono gli ingredienti principali di questa ricetta innovativa in via di realizzazione sull’area occupata fino al 2008 dalla Società Fonderie Sabiem, zona urbana nord-occidentale della città di Bologna. Il progetto è una metafora di città che contempla la presenza di spazi intimi, dedicati alle singole attività della fondazione, insieme a spazi collettivi, dedicati a convegni e congressi, raccordati da una struttura continua. “Una piccola cittadella in cui non ci sono reparti a sè stanti, ma è il tutto che consente di interagire, è il modo di interagire sul piano delle nostre sinapsi”, come spiega Marino Golinelli.
La fine dei lavori è prevista per giugno 2015, in occasione dell’inaugurazione di Expo 2015, quando la Fondazione presenterà il programma dell’iniziativa Bologna city of food, ancora in fase di elaborazione. L’Opificio – circa 9.000 metri quadri complessivi, per un progetto architettonico a cura di diverserighestudio – sarà quindi pronto a ospitare tutte le attività già avviate dalla fondazione, che grazie a questo accelleratore potranno proiettarsi verso un futuro ricco di nuove prospettive, in modo particolare per i bambini e i ragazzi. Alla presenza del Sindaco della città Virginio Merola, di giornalisti, imprenditori, politici ed autorità cittadine, sono stati presentati i futuri ambiti di sviluppo della Fondazione che troveranno spazio all’interno dell’Opifico e che punteranno soprattutto alla formazione: Scuola delle idee, Scienza in pratica, Giardino delle imprese, Scienza in Piazza, Educare a educare, Arte scienza e conoscienza. Gli ambiti, rappresentati ciascuno da un colore diverso, non saranno solo percorsi reali ma anche virtuali, già da oggi infatti possono essere esplorati sul nuovo sito internet della fondazione. Da non perdere, all’interno del percorso Arte, scienza e conoscenza, la nuova grande mostra che si inaugurerà a settembre 2015 presso il Museo MamBo, museo d’arte moderna di Bologna, I gradi di libertà.
Dopo il Mast promosso da Isabella Seragnoli, Bologna si presenta con un nuovo grande complesso multidisciplinare, per un combinato che proietta la città decisamente all’avanguardia italiana e non solo quanto a cultura viva a coinvolgimento diretto della cittadinanza nelle iniziative di mecenati illuminati e determinati.
– Laura Bonora
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