Conta di più essere presenti a New York o online? Meglio esserci, in entrambi i luoghi. Il caso di Cojo, disegnatore graffitaro e blogger ipercritico
In tanti ci provano, e in pochi ce la fanno davvero. Uno di questi è Colin C. Jorgensen, in arte Cojo, che ha appena inaugurato il suo primo solo show alla Castle Fitzjohns Gallery nel Lower East Side. Ma Mr. Cojo è anche conosciuto per essere uno dei blogger più radicali di New York. Non ha peli sulla lingua quando […]
In tanti ci provano, e in pochi ce la fanno davvero. Uno di questi è Colin C. Jorgensen, in arte Cojo, che ha appena inaugurato il suo primo solo show alla Castle Fitzjohns Gallery nel Lower East Side. Ma Mr. Cojo è anche conosciuto per essere uno dei blogger più radicali di New York. Non ha peli sulla lingua quando recensisce le mostre che visita, e conferma una personalità straboccante ed energica anche quando dipinge le proprie opere.
Attivo, attivissimo online, capace di tenere in piedi due blog, il primo, ArtSucks.com fondato nel 2003 e il secondo, Artiholics.com, blog collettivo che ospita i pensieri di più di venti blogger; Cojo ha cominciato la sua carriera di artista visuale come illustratore lavorando fra gli altri per Rolling Stone Magazine, ESPN, Nike e The Village Voice. Quindi ha sdoppiato la sua creatività attraverso i propri progetti editoriali on-line oltre che disegni e pittura. 365 disegni realizzati nel 2005 – uno al giorno – hanno fornito la base ispiratoria per la mostra 10(S)ubjects, inaugurata questo mese. La mostra offre visioni newyorkesi, un riconoscibile approccio alla tela graffitaro che riempie ogni lavoro con una bulimia di soggetti.
Inusuale è la nonchalance con la quale Cojo si alterna dal ruolo di critico indipendente a quello di pittore metropolitano. Arrivato nel mezzo del cammino della propria vita (ha 37 anni), Colin C. Jorgensen continua a presentarsi come emergente, come al debutto della propria carriera quindi, ma soprattutto continua febbrilmente in maniera quotidiana la propria attività di blogger/pittore alla ricerca di visibilità e alla conquista dell’art market.
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