Festival del Film di Roma, seconda giornata. Dominano la scena una Julianne Moore in aria di Oscar e un Clive Owen sexy medico
Festival del Film di Roma 2014. A fare da contraltare ad un incipit poco convincente, la seconda giornata parte col botto. Come annunciato dalla critica americana Still Alice di Richard Glatzer e Wash Westmoreland, che noi abbiamo incontrato in un one to one a breve online, è un film scritto, girato e interpretato in stato […]
Festival del Film di Roma 2014. A fare da contraltare ad un incipit poco convincente, la seconda giornata parte col botto. Come annunciato dalla critica americana Still Alice di Richard Glatzer e Wash Westmoreland, che noi abbiamo incontrato in un one to one a breve online, è un film scritto, girato e interpretato in stato di grazia. Con un cast strepitoso, guidato da Julianne Moore, che così si piazza in pole position per la nomination ai prossimi Oscar, insieme con Kristen Stewart, Alec Baldwin e Kate Bosworth. Tutti i dettagli del film nell’intervista.
Altro colpo di fulmine per la serie The Knick di Steven Soderbergh. Reduce dal successo del film tv Behind the Candelabra (in concorso a Cannes due anni fa), la HBO ha riassoldato il premio Oscar di Traffic per una serie che sembra fatta su misura per il suo stile asciutto, verrebbe da dire chirurgico… Protagonista Clive Owen nei panni di Dr Thackery, personaggio ispirato alla figura storica dell’innovatore medico William Stewart Halsted. E basta la prima sequenza per fare breccia nel cuore dello spettatore: una soggettiva sulle scarpe di Owen al risveglio in un bordello cinese-fumeria d’oppio… Tra aghi, soprattutto quelli per farsi di cocaina, e crude scene operatorie, ritroviamo alcuni caratteri comuni ai protagonisti di altri medical drama di successo: l’arroganza, la dipendenza da stupefacenti, la passione per il lavoro e la ricerca di nuove impossibili soluzioni. Ma in questa nuova serie di Soderbergh, che si prepara a vincere parecchi premi, siamo catapultati all’inizio del secolo, quando ancora tutto doveva accadere, arrivava l’elettricità, le macchine per le radiografie e una placenta previa era sicura causa di morte per dissanguamento. E di ventricoli, vene, cateteri, escrementi, esofaghi, budella e morti in putrefazione ce ne sono tantissimi, assolutamente credibili negli ambienti ricostruiti con perizia e scrupolosità da Howard Cummings. Anche i costumi non sono da meno grazie a Ellen Mirojnic, che restituisce l’atmosfera, lo stile e il gusto dell’epoca riportandoli a nuova vita. Il dettaglio sonoro, un contrappunto elettronico minimalista scritto da Cliff Martinez, è infine quel tocco sofisticato che chiude il cerchio compositivo con una quadratura perfetta. La serie partirà in Italia l’11 novembre in prima serata su Sky Atlantic HD, il canale tematico interamente dedicato alle serie tv d’autore che propone il meglio delle produzioni in circolazione: Scorsese, Spielberg, Fincher, Campion e attori come Kevin Spacey, Mattew McConaughey, Robin Williams, Steve Buscemi, Pelelope Cruz, Holly Hunter.
Due appunti sulla prima giornata: a parte lo start con Genovesi, che non merita commenti, e problemi logistici diffusi, il film di Jean Pierre Jeunet, Lo straordinario viaggio di T.S.Spivet, in pieno stile Jean Pierre Jeunet, ha raccolto il favore della critica come pure The Narrow Frame of Midnight di Tala Hadid, un dramma visionario a sfondo politico girato e montato in stile nouvelle vague.
– Federica Polidoro
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