Per l’Expo 2015 la Triennale di Milano avrà il suo ristorante in Terrazza. OBR Open Building Research vince il concorso, il via assieme alla grande mostra di Celant
La Triennale di Milano assume un ruolo chiave nel panorama dell’offerta culturale di Expo2015 in quanto da aprile 2015 sarà padiglione baluardo, fuori dal sito dedicato all’Esposizione Universale, con la mostra Arts and Foods, curata da Germano Celant su progetto d’allestimento di Italo Rota. Nel 2016 ricorre inoltre per il Palazzo dell’Arte l’importante appuntamento della […]
La Triennale di Milano assume un ruolo chiave nel panorama dell’offerta culturale di Expo2015 in quanto da aprile 2015 sarà padiglione baluardo, fuori dal sito dedicato all’Esposizione Universale, con la mostra Arts and Foods, curata da Germano Celant su progetto d’allestimento di Italo Rota. Nel 2016 ricorre inoltre per il Palazzo dell’Arte l’importante appuntamento della XXI Triennale, esposizione internazionale di design, architettura, arte e fotografia21st century Design after Design, che si estenderà fuori dalle sale del museo fino agli spazi della Fabbrica del Vapore e dell’Hangar Bicocca. Esempi di installazioni ed interventi dentro e fuori il territorio milanese, realizzati per le passate Triennali, sono ancora visibili oggi (dal Teatro continuo di Burri, che verrà ricostruito a breve, a I Bagni Misteriosi di de Chirico, sino al quartiere QT8 a Milano, solo per citarne alcuni).
In un contesto così fervente, e con riferimento al progetto originario dell’architetto del palazzo Giovanni Muzio, La Triennale aprirà un nuovo spazio sino ad oggi inaccessibile: la magnifica terrazza sul tetto con invidiabile vista su Parco Sempione, Castello Sforzesco e sul moderno skyline di Porta Garibaldi. L’allestimento della Terrazza, in vista di questi eventi, prevede per quattro anni un ristorante temporaneo all’insegna della cucina di alta qualità, dell’innovazione e del design, che inaugurerà ad aprile 2015 in concomitanza con la mostra Arts and Foods. Il progetto è stato oggetto di concorso, cui hanno partecipato diversi studi importanti quali: 5+1AA Alfonso Femia Gianluca Peluffo, Andrea Branzi e Lapo Lani, Barreca & La Varra, caruso-torricella architetti, Francesco Librizzi Studio, Lissoni Architettura, Metrogramma, Migliore + Servetto Architects, OBR, Onsitestudio, Park Associati, Studio Cerri & Associati Pierluigi Cerri Alessandro Colombo architetti, Attilio Stocchi (capogruppo), Attilio Terragni e Gianluca Milesi, Studio Fabio Novembre, Studio Feiffer & Raimondi.
Il vincitore è stato Hallway/UP/Terrazza Triennale dello studio OBR Open Building Research, di Paolo Brescia e Tommaso Principi, selezionato da un’illustre giuria che ha motivato la scelta lodando la leggerezza, temporaneità, eleganza e scarsa invasività dell’intervento. Pensato come “una piccola serra immersa nel verde ed ombreggiata da una tenda scenografica“, spiega lo studio OBR, Hallway/UP si distacca dal perimetro dato, lasciando spazio ai “giardini” di erbe aromatiche progettati ad hoc, e ad una piccola area espositiva sotto la pensilina esistente, evitando così l’interruzione della visuale sullo splendido panorama che si apre agli occhi del visitatore al suo arrivo. La struttura metallica portante prende il ritmo del porticato sottostante e dal Parco l’unico elemento visibile sarà la tenda sospesa, che diffonderà luce ed immagini. OBR è già noto nel panorama degli studi di Exhibition Design, avendo partecipato alle Biennale di Venezia, e a biennali ed esposizioni internazionali tra cui Brasilia, Buenos Aires, Pechino, Shangai, nonché trovandosi tra i progettisti selezionati per avanzare una proposta di assetto della nuova area pedonale di Piazza Castello (progetto #AtelierCastello). L’intervento costerà 900mila euro e sarà sostenuto da Banca Prossima, con una modalità che prevederà donazioni volontarie da parte di tutti coloro che vorranno sostenere La Triennale in questo progetto. La conquista di nuovi spazi all’insegna della qualità si coniugano ormai perfettamente con l’elemento temporaneo, provando nuovamente l’eccellenza italiana nel settore del design e nell’attenzione al dettaglio su qualsiasi scala, quando trova il supporto di valide iniziative.
– Flavia Chiavaroli
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