Riapre la Domus Aurea: al via le visite guidate al cantiere per il restauro della reggia di Nerone e il crowdfunding lanciato da Sky Arte
Fino ad oggi una visione così ravvicinata era consentita giusto a restauratori, addetti alla sicurezza, dirigenti della soprintendenza; a qualche politico in visita di cortesia, ai giornalisti saltuariamente invitati a documentare l’avanzamento dei lavori. Da domenica 26 ottobre e per ogni fine settimana, rigorosamente su prenotazione e a scaglioni di venticinque persone ogni quarto d’ora […]
Fino ad oggi una visione così ravvicinata era consentita giusto a restauratori, addetti alla sicurezza, dirigenti della soprintendenza; a qualche politico in visita di cortesia, ai giornalisti saltuariamente invitati a documentare l’avanzamento dei lavori. Da domenica 26 ottobre e per ogni fine settimana, rigorosamente su prenotazione e a scaglioni di venticinque persone ogni quarto d’ora – dalle 9 alle 15.45 – quello che era un privilegio di pochi diventa opportunità condivisa. Al via le visite guidate al cantiere della Domus Aurea, impresa di tutela e conservazione che a Roma punta a restituire uno tra i siti archeologici più affascinanti della città alla sua piena fruibilità; arrivando nel giro di quattro anni ad alleggerire del 70% il carico del sovrastante giardino pubblico del Colle Oppio, che minaccia la stabilità di un complesso che supera i 16mila metri quadrati di estensione.
Ogni turno di visita durerà 75 minuti e sarà sviluppato secondo una quindicina di tappe destinate a variare, con il passare dei mesi, adattandosi all’evolversi dei lavori: un’esperienza quindi in fieri, che oggi scorre dai corridoi delle successive terme di Traiano fino al ninfeo di Ulisse e Polifemo, e poi via da una sala all’altra fino a quella della Volta Gialla, dove spunta ben visibile un graffito del Ghirlandaio, entusiasta visitatore di questi luoghi e “ladro” di spunti per le sue grottesche.
Un progetto unico nel suo genere, che si prefigge un duplice obiettivo: da un lato quello di avvicinare la città e i turisti a un bene che rischia altrimenti, causa inattività, a scivolare nell’oblio; dall’altro quello di generare economie che contribuiscano a sostenere, anche grazie alla bigliettazione (10 euro a ticket), i costi non banali del restauro. Parliamo di un impegno complessivo di circa 31 milioni di euro, una ventina dei quali stanziati dallo Stato – e in gran parte già spesi – dal 2006 ad oggi. L’apertura al pubblico si accompagna allora ad una massiccia campagna di crowdfunding, spinta dal Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini come primo banco di prova per il neonato ArtBonus, strumento legislativo che consente forti detrazioni fiscali a quanti scelgono di aiutare concretamente il mondo della cultura. È nato allora un’apposita infrastruttura digitale (www.cantieredomusaurea.it) per raccogliere donazioni; ed è pronta a partire nei prossimi giorni la campagna di comunicazione elaborata da Sky Arte HD, che partecipa al progetto offrendo alla causa la produzione di uno spot presto in rotazione su tutti i canali italiani del network. E preparando per il prossimo 1 novembre, giorno del secondo compleanni della rete, la messa in onda di un documentario inedito sulla Domus, di cui vi anticipiamo qualche fermo immagine.
– Francesco Sala
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