Sarà Matera la Capitale Europea della Cultura 2019. Battute nella selezione finale Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena
L’Italia ha la sua Capitale Europea per il 2019. Sarà Matera la città che rappresenterà il nostro Paese alle soglie del 2020, in condivisione – cosa che spesso si dimentica di sottolineare – con la bulgara Plovdiv. Dopo un’accesa competizione che ha visto prima oltre venti città italiane esprimere la rosa di candidature e poi […]
L’Italia ha la sua Capitale Europea per il 2019. Sarà Matera la città che rappresenterà il nostro Paese alle soglie del 2020, in condivisione – cosa che spesso si dimentica di sottolineare – con la bulgara Plovdiv. Dopo un’accesa competizione che ha visto prima oltre venti città italiane esprimere la rosa di candidature e poi una selezione di sei (Cagliari, PerugiaAssisi, Siena, Ravenna, Lecce), nel “rush” finale la commissione giudicatrice ha premiato il progetto di Paolo Verri – che è anche direttore del Padiglione Italia all’Expo 2015 di Milano – e del capoluogo della Basilicata. Si è trattato di un processo lunghissimo e partecipato che, alla consegna del dossier di candidatura era stato così commentato dal direttore: “questo documento a prescindere da come si concluderà la competizione è un primo frutto non banale di un lavoro collettivo che se perseguito con costanza e razionalità potrà dare risultati straordinari negli anni a venire”.
Grandi sono state l’attesa e l’aspettativa che hanno accompagnato l’ufficializzazione della “nomina”, da una diretta streaming sul sito del Mibact a un maxi schermo nelle piazze delle città candidate. Sette sono stati i voti che Matera ha ottenuto dai 13 giudici della commissione, composta da sei italiani e sette stranieri: il minimo indispensabile, visto che era necessaria la maggioranza semplice, e questo conferma che sì è trattato di una battaglia agguerrita, e conferma anche il valore delle altre candidature. Il verdetto è stato comunicato dal Presidente Steve Green al Ministro per i Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini. Un’affermazione, quella di Matera, che racchiude anche interessanti contenuti sul fronte delle arti visive: visto che, com’è noto, il direttore artistico della candidatura è un personaggio come Joseph Grima, ex direttore di Domus. A presto con gli aggiornamenti di Artribune e i commenti dei protagonisti.
– Santa Nastro
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